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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il destino: il Senato approva i "superpoteri" per Anac e Cantone sui cantieri. E Braga esulta

A voler essere cattivi, si potrebbe scorgere un filo di amara ironia nel comunicato diffuso poco fa dalla deputata comasca del Pd, Chiara Braga. Ma anche senza malizia, inutile negare il tempismo "perfetto" con cui - mentre a Como Anac e Procura...

A voler essere cattivi, si potrebbe scorgere un filo di amara ironia nel comunicato diffuso poco fa dalla deputata comasca del Pd, Chiara Braga. Ma anche senza malizia, inutile negare il tempismo "perfetto" con cui - mentre a Como Anac e Procura cingono d'assedio le paratie e la giunta Lucini - la parlamentare sottolinea il voto definitivo con cui oggi il Senato ha approvato la delega al governo per la riforma del Codice degli appalti. Provvedimento che, tra le altre cose, ha proprio nel deciso rafforzamento dei poteri affidati all'Anac guidata da Raffaele Cantone uno dei punti cruciali. L'Anticorruzione, infatti, otterrà la possibilità di bloccare in corsa gare irregolari, qualificare le stazioni appaltanti (il Comune su delega regionale, nel caso del lungolago) che saranno abilitate a gestire i bandi per fasce di importo in base al grado di organizzazione e competenza e arginare il dramma dei cantieri infiniti con una decisa stretta sulla varianti, con la possibilità di rescindere il contratto oltre certe soglie di importo e sanzioni di Cantone alle stazioni appaltanti inadempienti sull'obbligo di comunicazione delle correzioni in corso d'opera negli appalti superiori a 5,2 milioni. Il governo dovrà ora attuare, con decreto legislativo, le direttive europee interessate e le numerose deleghe contenute nell'articolo unico del provvedimento.

chiara-braga-20dic15"Con il voto definitivo del Senato sulla delega al Governo per la riforma del codice degli appalti - dice Chiara Braga in una nota - si aggiunge un altro mattone per costruire finalmente un’Italia più trasparente, più semplice, più giusta. Cambiare verso all’Italia passa infatti anche da un quadro normativo degli appalti semplice e certo, in grado di superare molte delle inefficienze dell’attuale quadro che ha reso possibile il diffondersi di fenomeni di corruzione e cattivo uso delle risorse pubbliche. In questo senso sono decisivi il superamento della Legge Obiettivo, il ruolo attribuito con certezza ad Anac, non solo in termini di vigilanza sui contratti e sulle procedure degli appalti, ma anche nella predisposizione delle nuove Linee guida che sostituiranno il Regolamento".

"Con il provvedimento, licenziato oggi per l’ultima volta da Palazzo Madama - conclude la deputata Pd - si garantisce finalmente la centralità del progetto, la qualità delle opere, una maggiore trasparenza, più attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e sociale nell’appalto di lavori e servizi, il débat public. Accrescendo al contempo la competitività del sistema degli appalti: un settore che ogni anno impiega circa il 15% del Pil del nostro Paese. Sono certa che il Ministro Delrio saprà raccogliere al meglio l’indirizzo dato dal Parlamento su questa importantissima materia".

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