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Il Comune: "No a nuovi parcheggi per auto e moto in convalle, portano solo traffico"
Non poteva ovviamente mancare un corposo capitolo dedicato al tema dei parcheggi e della sosta in genere nei documenti del Nuovo piano del traffico di Como, che tra qualche settimana approderà in consiglio comunale. E ed esattamente come per...
Non poteva ovviamente mancare un corposo capitolo dedicato al tema dei parcheggi e della sosta in genere nei documenti del Nuovo piano del traffico di Como, che tra qualche settimana approderà in consiglio comunale. E ed esattamente come per l'addio al girone e la riduzione del traffico sul lungolago, anche questo aspetto riserva qualche sorpresa non da poco.
Ma questa volta di natura più "politica" che tecnica, perché nel documento messo a punto dall'ufficio Mobilità di Palazzo Cernezzi si legge testualmente questa missione di fondo: "Per quanto riguarda le quantità complessive di offerta di sosta pubblica, stimata in meno di 10.000 stalli per l'intera Convalle, è riconosciuto lo stato di squilibrio strutturale rispetto alla domanda potenziale composta da residenti, pendolari e city user. Il Piano Urbano del Traffico, per gli obiettivi e vincoli specifici a cui lo strumento è soggetto, non può perseguire un incremento sostanziale dell'offerta di sosta pubblica in Convalle per i seguenti motivi: l'aumento dell'offerta di sosta comporta inevitabilmente un incremento del traffico veicolare in accesso alla Convalle e ciò non è coerente con le altre strategie di Piano e si scontra con i vincoli fisici di capacità viaria, già attualmente in situazione di congestione".
"Di conseguenza - proseguono le carte - sarebbero aggravate tutte le condizioni strettamente connesse a tali aumenti di traffico e cioè l'incidentalità stradale, le emissioni nocive, le emissioni sonore, ecc; la proposta di realizzazione di nuove infrastrutture di ampia capacità ad esempio parcheggi interrati o in struttura non rientrano nei limiti economici e temporali propri del PGTU". Insomma, il concetto è chiarissimo: in Convalle il Comune non intende realizzare alcun nuovo parcheggio perché, a dispetto delle croniche lamentele per l'assenza di stalli, questo significherebbe soltanto far aumentare il traffico nelle aree in questione.
Tutto questo solo con alcune ipotetiche deroghe, ossia: "Nuovi parcheggi fuori strada riservati ai residenti nelle zone di maggiore criticità per la sosta notturna; nuove aree di sosta o parcheggi in struttura sostitutivi di sosta lungo strada, eliminati per realizzare nuovi spazi per la ciclabilità, pedonalità, corsie riservate Bus e più in generale per i sistemi di mobilità sostenibile o per migliorare le condizioni di circolazione e sicurezza stradale; nuova offerta di sosta legata a nuovi piani insediativi/commerciali/produttivi dimensionata in modo congruente alla domanda di sosta generata dai nuovi insediamenti e compatibilmente con le capacità della viabilità accesso".
E le moto, che se non altro per il singolo pasticcio di via Rubini sono diventate tema caldissimo? Nessuna ondata di nuovi stalli in vista nemmeno per le due ruote: "La diversione modale non dovrebbe favorire gli spostamenti in motocicletta che non hanno indicatori unitari di impatto ambientale e di sicurezza stradale migliorativi rispetti a quelli dell'automobile; per questo in generale il Piano non prevede un incremento degli stalli di sosta per motocicli in Convalle, anche se attualmente già
forme più sostenibili e sicure di mobilità".