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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Erba

Inchiesta delle Iene sulla strage di Erba: la testimonianza di Frigerio su Olindo è la verità?

Riproposte le prime dichiarazioni del sopravvissuto che parlavano di un uomo "di carnagione olivastra che non era di qua"

Dubbi sulla testimonianza di Mario Frigerio che inchioda Olindo Romano: è stato questo il centro della seconda puntata dell'inchiesta della trasmissione televisiva Le Iene dedicata alla strage di Erba, andata in onda domenica 7 ottobre 2018.
Nella puntata del 30 settembre era stato Azouz Marzouk marito, padre e genero di tre delle quattri vittime, ad avanzare dubbi sulla colpevolezza di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in via definitiva all'ergastolo per il massacro di Raffaella Castagna, del figlio e della madre di lei, il piccolo Youssef e Paola Galli, e della vicina di casa Valeria Cherubini, avvenuto nel dicembre 2006.
Nella seconda fase dell'inchiesta, le iene Marco Occhipinti e Antonino Monteleone mostrano come le prime parole al risveglio del testimone chiave, l'unico sopravvissuto Mario Frigerio (poi deceduto nel 2014), andrebbero in senso opposto alle condanne.
La trasmissione ha fatto sentire il primo colloquio con i magistrati, risalente a quattro giorni dopo la strage, in cui Frigerio ha indicato che ad aggredirlo era stato un uomo di carnagione olivastra, con i capelli corti e occhi neri, di stazza grossa. Un uomo che "non era di qua", secondoe le parole di Frigerio.
Secondo la ricostruzione delle Iene, il superstite non avrebbe riconosciuto subito Romano nel suo aggressore, ma sarebbe stato il maresciallo dei carabinieri di Erba, Luciano Gallorini, cinque giorni dopo a suggerirlo, nominandolo 9 volte durante il colloquio. Un ricordo, dunque, quello di Frigerio, che secondo le Iene potrebbe non essere autentico.
Annunciate ulteriori tappe dell'inchiesta della trasmissione.

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