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Cronaca

I tre Abbondini d'Oro commuovono una Villa Olmo gremita. Ricordato anche Sapere

Salone di Villa Olmo gremito e molta commozione, questa mattina a Villa Olmo, per la cerimonia di consegna degli Abbondini d'Oro, le civiche benemerenze assegnate ogni anno dal Comune di Como a personalità o enti particolarmente meritevoli per...

Nel presentare le tre personalità insignite, il sindaco Mario Lucini ha sottolineato la "loro comune ordinarietà dell'impegno, la semplicità del loro fare del bene e l'umiltà dei gesti orientati al bene comune. Persone - ha aggiunto il sindaco - che reagiscono alla cultura dell'indifferenza con la cultura della solidarietà, non attraverso gesti straordinari ma con una quotidiana responsabilità che apre il futuro alla speranza grazie a virtù civiche, dedizione alla causa e operosità disinteressata con cui hanno reso Como più viva e vivibile". Sono intervenuti dal palco anche il presidente del consiglio comunale, Stefano Legnani, e il presidente della Commissione comunale che attribuisce le benemerenze, Giorgio Selis, che ha voluto anche ricordare lo scomparso consigliere comunale Vincenzo Sapere, per lungo tempo componente di quello stesso organismo ("Oggi ti sentiamo vicino anche se non sei qui").

Suor Maria Bianchetti ha "dedicato" l'onoreficenza a "san Luigi Guanella per il tanto bene che ha fatto in questa città e alle mie superiori che ogni giorno mi sostengono nel mio compito attraverso le periferie esistenziali; il riconoscimento onora tutti coloro con cui collaboro e naturalmente chi ha proposto il mio nome".

Abele Dell'Orto, prima di rivolgere un pensiero "ai miei familiari e a tutti gli ex alunni del liceo Alessandro Volta", ha affermato di "voler spezzare apertamente tre lance: per la scuola, per la politica, sì, proprio la bistrattata politica, e per la bellezza di poter ancora impegnare un po' di tempo per gli altri". Toccanti le parole rivolte dal professore con voce spezzata dalla commozione al "mio amico, insegnante come me e stimatissimo organista del Duomo, Alessandro Picchi, che sta vivendo un lungo sonno e al quale, l'ultima volta che sono andato a trovarlo, ho promesso che l'avrei tenuto qui accanto a me".

Lorenzo Marazzi, infine, ha ricordato come - negli anni della sua attività nelle aziende di trasporto - "quando nacque l'Act, avevamo sede a cielo aperto, cioè non avevamo una sede e all'ex Macello comunale la fossa per ispezionare le vetture era la buca della pesa pubblica comunale. In quel caso, così come quando ero presidente della Ca' d'Industria e dovetti chiedere alla polizia tributaria di vedere i conti perché erano tutti sotto sequestro, i momenti difficili sono sempre passati grazie al grande impegno dei dipendenti". Da parte sua, inoltre, una dedica al presidente della Famiglia Comasca, Alberto Longatti, che "solo per uno scherzetto del cuore birichino oggi non è presente".

Di seguito le biografie delle tre personalità insignite con l'Abbondino. Suor Maria Bianchetti nasce in Brasile il 5 maggio del 1954 a Encantado, un comune nello stato del Rio Grande do Sul. Nel 1977 diventa suora nell’ordine delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza fondato da san Luigi Guanella. Da sempre suor Maria, persona schiva e poco incline a far parlare di sé, dedica se stessa al servizio dei malati e dei poveri, prima in Brasile e poi dal 2000 in Italia a Como. All’arrivo in città comincia a prestare la sua opera nella casa Santa Marcellina e alla mensa di via Tommaso Grossi. Sorride sempre suor Maria e ha parole di amore e accoglienza nei confronti di tutti. Non possono mancare i gesti concreti se hai a che fare con chi ha bisogno e così ecco che la figura di suor Maria è subito associata a un pasto caldo, una coperta, dei vestiti puliti. E se sei stato alla mensa di via Tommaso Grossi puoi ben capire perché questo sia un pensiero fisso di suor Maria. Gli occhi e il cuore sempre rivolti agli ultimi proprio come san Luigi Guanella. Tra le tante opere che impegnano suor Maria quotidianamente, anche ora che l’età e la salute si fanno sentire, non si può dimenticare la visita mattutina ai malati di Aids ospitati nella casa alloggio La Sorgente, in via Torriani. Bisogna preparare la colazione, dare le medicine e portare conforto e far sentire la propria presenza e suor Maria c’è. C’è con un’energia incredibilmente contagiosa, il suo sorriso e tanta bontà che hanno accompagnato e accompagnano tutti quelli che la incontrano. E che a distanza di anni la ricordano per l’aiuto prestato, per la mano che li ha aiutati a rialzarsi e a riprendere il proprio cammino. Abele Dell’Orto nasce nel 1936 a Giussano. Docente per trentacinque anni, prima di lettere al ginnasio, poi di latino e greco al liceo classico “Alessandro Volta”, dell’istituto è stato anche vicepreside. La sua esperienza di insegnante lo aveva portato inizialmente a Seregno, a Lecce e a Fidenza e poi appunto a Como. Da sempre il professore ha accompagnato il proprio lavoro a un’intensa attività di volontariato, svolta su più fronti. La responsabilità dell’insegnamento è stata vissuta quotidianamente come servizio educativo nei confronti dei giovani innanzitutto ma anche nei confronti della comunità cittadina. Rigoroso nel metodo, attento al percorso di crescita personale degli alunni, li ha accompagnati con grande passione ed impegno nel cammino della conoscenza e nella scoperta delle doti umane e dei valori etici e civici. Fortemente convinto che la testimonianza personale sia il modo migliore per trasmettere i valori, si è attivamente impegnato in campo sociale, culturale ed associativo per la promozione della persona e la diffusione di iniziative di interesse collettivo. Lorenzo Marazzi nasce a Como l’8 agosto del 1930. Dopo il diploma di geometra conseguito all’istituto Carlo Cattaneo di Milano si laurea in Economia e Commercio all’università Cattolica. I primi passi li muove nell’ufficio tecnico del padre poi è all’Inail e segue la costruzione della sede di Como e quella di Sesto San Giovanni. Dal 1959 al 1964 lavora all’Alfa Romeo dove diventa responsabile dell’ufficio vendite rateali e recupero crediti della Lombardia. Nel 1964 entra all’Atm, l’azienda dei trasporti municipali di Milano e qui resterà fino al giugno del 1994. Primo classificato al concorso indetto per il ruolo di dirigente al personale, Marazzi diventerà poi capo del servizio esazione tariffe e controllo prodotti e quindi capo del servizio legale. Nel 1995 gli viene conferita la decorazione della Stella al merito con il titolo di “Maestro del Lavoro”. Ad un’attività professionale di elevato livello si è accompagnata un’intensa opera sociale prestata attraverso importanti cariche pubbliche come ad esempio la presidenza dell’Azienda Comasca Trasporti dal 1973 al 1981. Eccezionale anche la vastità delle pubblicazioni curate da Marazzi e dedicate alla storia dell’amata città natale e ai suoi personaggi ma anche all’Atm, alla politica aziendale, alla politica dei servizi pubblici.

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