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Cronaca

Hiroshima, 70 anni dopo. Lucini legge il messaggio degli "hibakusha", i sopravvissuti

Discreta partecipazione di pubblico, questa mattina, per la celebrazione del 70esimo anniversario del bombardamento atomico delle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki da parte dell'aviazione americana. La bomba atomica venne sganciata...

Discreta partecipazione di pubblico, questa mattina, per la celebrazione del 70esimo anniversario del bombardamento atomico delle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki da parte dell'aviazione americana. La bomba atomica venne sganciata sulla città di Hiroshima alle 8.16 del 6 agosto 1945; Nagasaki venne colpita alle 11.02 del 9 agosto. Il sindaco Mario Lucini, il consigliere provinciale Guifo Frigerio in rappresentaza di Villa Saporiti e tutte le autorità civili, religiose e militari della città si sono ritrovati alle 11 per la deposizione di una corona d’alloro al monumento alla Resistenza Europea.

Dopo il suono del "Silenzio", il primo cittadino di Como ha letto il messaggio giunto direttamente da Matsui Kazumi, sindaco di Hiroshima e presidente di "Sindaci per la Pace-Mayors for Peace", l’associazione fondata nel 1982 come organizzazione internazionale di città dedicata a promuovere la pace e di cui la città di Como è membro dal 1983. Il primo cittadino di Hiroshima ha riportato il messaggio degli "hibakusha", i sopravvissuti alle esplosioni atomiche (“Nessuno dovrà più soffrire come abbiamo fatto noi”) e il loro invito affinché le armi nucleari siano abolite in tutto il mondo. Lo stesso invito è stato ribadito dal sindaco di Lucini “Como, città messaggera di pace, rinnova il proprio impegno e la propria responsabilità nei confronti della pace”.

"E'importante - ha poi aggiunto il primo cittadino comasco - ricordare che due città vennero rase al suolo con migliaia di civili letteralmente cancellati e altre migliaia, gli "hibakusha" ovvero i sopravvissuti, hanno portato con sé per i segni di quel giorno, costretti a vivere in una situazione di isolamento o di emeraginazione per quanto accaduto. Lo sgancio delle bombe atomiche fu una tragedia frutto di decisioni altrettanto tragiche che hanno accelerato la fine della Seconda Guerra Mondiale ma che vennero dettate, sebbene faccia impressione ricordarlo, anche dalla scelta di provare la funzionalità di quelle nuove armi sugli esseri umani. Questo anche con l'obiettivo di determinare lo scacchiere geopolitico degli anni seguenti, caratterizzati dalla guerra fredda, dall'accumulo di arsenali insensati e dal cosiddetto equilibrio del terrore. Che, peraltro, non ha comunque impedito che numerosi conflitti convenzionali scoppiassero dopo il 1945, come ad insegnarci che la pace non si può costruire sulla paura. La tecnica può fare un male assoluto quando impiegata contro l'uomo, ma per fortuna può anche cambiare in meglio le nostre vite se utilizzata con fini pacifici e positivi".

In chiusura del discorso, Lucini ha anche ricordato il gemellaggio con la città giapponese di Tokamachi - di cui quest'anno si celebra il 40esimo - ed evidenziato come prova "della convivenza reiproca e pacifica tra i popoli e le civiltà". Di seguito, il testo integrale della lettera del sindaco di Hiroshima, Matsui Kazumi.

Caro Sindaco, La prego di accettare il mio sincero apprezzamento per il suo supporto e la sua cooperazione per le iniziative promosse nell’ambito dell’Associazione Sindaci per la Pace. Quest’anno, Hiroshima e Nagasaki, onoreranno il 70esimo anniversario del bombardamento atomico. Entrambe le città terranno una cerimonia di pace commemorativa rispettivamente il 6 ed il 9 agosto. Spero che questa sia un’occasione per diffondere il messaggio degli hibakusha: “nessuno dovrà più soffrire come abbiamo fatto noi” e che le armi nucleari vengano abolite in tutto il mondo. Può essere il momento per rinnovare il nostro impegno nel realizzare un mondo pacifico libero dal nucleare affinché l’inferno che abbiamo provato settanta anni fa non rivisiti più la Terra. E’ mia sincera speranza che questo anniversario fondamentale dei 70 anni ci sproni a condividere il messaggio degli hibakushae rafforzi il nostro impegno verso questi obiettivi per lavorare a stretto contatto con i cittadini delle nostre città che fanno parte dell’Associazione Sindaci per la Pace; oggi cresciuta in una rete globale con più di 6.700 città in 160 tra paesi e regioni. L’età media degli hibakusha è 80 anni e il venir meno dei ricordi relativi al bombardamento atomico sta causando una crescente preoccupazione. E’ nostro compito trasmettere la realtà del bombardamento atomico e il significato della pace alle generazioni future in tutto il mondo. Cerchiamo di rafforzare e sviluppare le nostre attività attraverso un continuo scambio di progetti

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