"Mi ha detto scemo?". Battibecco Rapinese-Spallino in consiglio comunale
Il momento del battibecco Nervi tesi, ieri sera, durante il consiglio comunale tra il capogruppo di Adesso Como, Alessandro Rapinese, e l'assessore all'Urbanistica, Lorenzo Spallino. La seduta viaggiava verso le battute conclusive e in...
Il momento del battibecco
Nervi tesi, ieri sera, durante il consiglio comunale tra il capogruppo di Adesso Como, Alessandro Rapinese, e l'assessore all'Urbanistica, Lorenzo Spallino. La seduta viaggiava verso le battute conclusive e in discussione era proprio un'interrogazione presentata dal consigliere sul tema Ticosa. In particolare, Rapinese nel documento chiedeva se l'amministrazione avesse calcolato il possibile impatto economico per le casse pubbliche nel caso in cui il procedimento che oppone Comune e Multi al Consiglio di Stato pendesse a favore dei privati.
Dopo una breve illustrazione da parte del proponente, Spallino ha risposto dal banco della giunta. E, nella sostanza, ha affermato che a Rapinese sarebbe bastato un semplice accesso agli atti disponibili negli uffici per sapere che Multi - già al Tar - aveva messo nero su bianco una richiesta articolata di risarcimenti, per un totale vicino ai 29 milioni di euro. Richiesta, però, che l'assessore ha osservato essere stata "completamente rigettata già nel 2011", salvo essere ripresentata identica appunto al Consiglio di Stato.
A quel punto, la parola è tornata a Rapinese che però si è dichiarato insoddisfatto dalla replica dell'assessore sostenendo di non aver chiesto quanto Multi ha effettivamente richiesto come risarcimento bensì quanto il Comune ipotizzasse di dover realmente pagare nel caso di sentenza sfavorevole. A questo punto, il fattaccio (o presunto tale, naturalmente).