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Cronaca

Guardie mediche, Ats Insubria: "Nessun nesso con la riforma regionale, effetti da valutare"

Non ci sta l'Ats dell'Insubria. E risponde seccamente in particolare al sindaco di Cernobbio, Paolo Furgoni, che ieri aveva pubblicamente espresso forte soddisfazione per una sentenza del Tar che bocciava la soppressione dei punti guardia medica...

"Era stato allora ritenuto necessario un intervento di razionalizzazione - prosegue il comunicato dell'Ats dell'Insubria - In quell’anno, il numero medio di visite domiciliari effettuato sulle 14 postazioni di Continuità assistenziale per ciascun turno notturno era, complessivamente, di 5 a notte. Il progetto allora adottato dall’Asl di Como ha previsto un potenziamento del Servizio di Continuità assistenziale nel periodo diurno con aggiunta di medici laddove il servizio l’avesse richiesto e con una sua migliore distribuzione, l’unione di sedi di pochi chilometri vicine. La copertura medica notturna è stata sempre mantenuta in tutti i Comuni: infatti la centrale operativa, che riceve tutte le chiamate, provvede se necessario ad inviare il medico al domicilio del richiedente".

"Dal 2013 ad oggi - è la conclusione - i dati ci dicono che non sono stati segnalati disservizi, grazie anche alla collaborazione dei cittadini: presso alcuni Comuni si era provveduto, tramite assemblee pubbliche, a spiegare le modalità di fruizione della continuità assistenziale che, si ricorda, è l’estensione dell’attività dei medici di Medicina generale quando essi non prestano servizio. La Legge Regionale 23, diventata operativa quest’anno, valorizza ancor di più il ruolo dei Comuni nelle scelte programmatorie delle Agenzie. Per inciso, val la pena sottolineare che la Direzione dell’ ATS Insubria, costituita da tre mesi, ha già incontrato il Consiglio di rappresentanza dei Sindaci, instaurando fin da subito un proficuo dialogo con questo organismo. In prospettiva e proprio nello spirito della nuova legge, si stanno studiando iniziative per una migliore continuità dell’assistenza, con particolare riguardo ai pazienti fragili".

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