rotate-mobile
Cronaca

Grandate, emerge un lago a due passi dalla Pedemontana

Un vero e proprio laghetto - ma il diminutivo è quasi eccessivo - è affiorato negli ultimi giorni a Grandate, a pochissimi metri dal cavalcavia della Pedemontana nei pressi della A9 e a poca distanza dal Santuario della Madonna. L'enorme pozza...

Un vero e proprio laghetto - ma il diminutivo è quasi eccessivo - è affiorato negli ultimi giorni a Grandate, a pochissimi metri dal cavalcavia della Pedemontana nei pressi della A9 e a poca distanza dal Santuario della Madonna. L'enorme pozza d'acqua stagnante ha creato una sorta di bacino, a prima vista - anche guardando attraverso le recinzioni che delimitano l'area - piuttosto profondo. Come si sia accumulata tanta acqua in un solo punto, peraltro in una zona usata come cava di materiali fino a poco tempo fa, è sostanzialmente un mistero. Di certo, però, sebbene il laghetto risulti abbastanza appartato rispetto al centro abitato di Grandate, per chiunque si trovi a passare da quelle parti l'impatto visivo è notevolissimo.

Il fenomeno riporta alla mente quanto accaduto e ripetutamente segnalato nei mesi scorsi da molte aziende attive in quella zona, pressoché tutte alle prese con problemi di innalzamento della falda acquifera e allagamenti dei locali interrati e seminterrati. Non è raro tuttora, nonostante l'apice del problema denunciato dalle imprese risalga alla seconda metà del 2014, vedere gli scantinati o i magazzini circondate da pompe idrauliche pronte a entrare in azione in caso di allagamenti o rischi di allagamento. Nel caso del laghetto, inoltre, la massa d'acqua presente colpisce ancora di più perché nell'ultimo periodo in zona non si sono registrate piogge record o comunque fuori dal normale.

"Ho notato quel laghetto - spiega il consigliere comunale di minoranza a Grandate, Dario Lucca (Grandate il mio paese) - Non sappiamo ancora come mai si sia formato e soprattutto perché sia arrivato a raggiungere quelle dimensioni. Di sicuro, il problema della falda e degli allagamenti delle aziende in questi ultimi periodo si è fatto sempre maggiore e più frequente, tanto io stesso chiesi ufficialmente chiarimenti al sindaco nel novembre scorso. Bisogna valutare l'impatto delle opere di Pedemontana sul territorio e, appunto, sui corsi d'acqua sotterranei a tutela dei cittadini e delle imprese della zona".

Ai tempi, peraltro, il primo cittadino di Grandate, Monica Luraschi, che i fenomeni di allagamento erano certamente causati almeno in parte “dall’innalzamento della falda acquifera che stiamo monitorando ormai da aprile 2013. Il livello della falda, infatti, negli ultimi anni si è alzato di quattro metri”. Una serie di verifiche è stata già effettuata, anche dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (Arpa Lombardia) che attribuì a cause ambientali, ma anche alla cosiddetta “deindustrializzazione”, l’innalzamento della falda. Sull'eventuale legame con i cantieri di Pedemontana, Luraschi affermò che "ci è stato risposto che non sono stati fatti lavori che abbiano bloccato i corsi d’acqua, anche se rimane il dubbio che in prossimità della zona dello svincolo dell’autostrada ci possa essere qualcosa che rallenti lo scorrere dell’acqua”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Grandate, emerge un lago a due passi dalla Pedemontana

QuiComo è in caricamento