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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Giuseppe Rota di Bellagio, il 33enne morto nell'incidente di Blevio

Si chiamava Giuseppe Rota l'uomo che ha perso la vita nel terribile incidente avvenuto ieri (14 febbraio 2016) intorno alle 19 a Blevio, sul tratto di Statale Lariana che in quel punto prende il nome di via Caronti. Nelle prime ore...

Si chiamava Giuseppe Rota l'uomo che ha perso la vita nel terribile incidente avvenuto ieri (14 febbraio 2016) intorno alle 19 a Blevio, sul tratto di Statale Lariana che in quel punto prende il nome di via Caronti. Nelle prime ore immediatamente successive allo schianto si erano diffuse in via non ufficiale altre generalità. Questa mattina varie fonti ufficiali hanno confermato che il 33enne deceduto è, come detto, Giuseppe Rota, residente a Bellagio. Non sono ancora state accertate in via definitiva le cause dell'incidente, la dinamica e le eventuali responsabilità. Lo schianto è avvenuto in prossimità di una curva pochi metri prima di una galleria. Rota guidava una Volkswagen Polo e, da quanto appreso, stava procedendo in direzione di Bellagio. Dalla parte opposta sopraggiungeva una Ford Fiesta con a bordo una coppia di Pognana Lario - 45 anni lei, 54 lui - entrambi rimasti feriti. Lo scontro è stato pressoché frontale. La donna ha riportato alcune fratture vertebrali non gravi e per lei la prognosi è di circa 40 giorni. L'uomo, invece, è stato già dimesso con una prognosi di 10 giorni.

le condizioni di Giuseppe Rota sono apparse immediatamente disperate. A lungo i soccorritori hanno tentato di rianimarlo. Il trasporto all'ospedale Valduce di Como è stato inutile. Una volta giunto all'ospedale i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

Non è la prima volta che si verificano incidenti, anche gravi, in quel tratto di strada. Dopo l'incidente di ieri sera sono riesplose le polemiche e le denunce da parte dei residenti dei paesi attraversati dalla Lariana. In particolare i cittadini di Blevio e Torno che ogni giorno percorrono la strada per dirigersi a Como raccontano di avere più volte segnalato alle autorità la pericolosità del tratto di asfalto in prossimità e corrispondenza delle gallerie. La pericolosità è data da un'insolita scivolosità dell'asfalto, ben verificabile addirittura a piedi: camminandoci sopra si percepisce chiaramente la scivolosità della pavimentazione. E' ipotizzabile che in caso di pioggia la pericolosità aumenti vertiginosamente, più che in un normale tratto di strada bagnato. Ad ogni modo, come già detto, non sono state ancora accertate le cause dell'incidente e quanto la velocità di uno o di entrambi abbia eventualmente inciso. Non è nemmeno escluso che all'origine dello schianto possa esserci un malore improvviso che può avere colpito il 33enne di Bellagio pochi istanti prima dell'impatto. Anche per confermare o scartare questa ipotesi è plausibile che l'autorità giudiziaria disponga l'autopsia sulla salma della vittima.

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