rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Gagliardi: "Nuovo segretario Pd, no a giochi di potere. Io non mi ritiro e vado tra gli iscritti"

Ieri un articolo apparso su "la Provincia" ha smosso un po' le stagnanti acque agostane della politica comasca. Il tema del pezzo - sotto il titolo "Orsenigo verso la segreteria, lo appoggiano Gaffuri e Fanetti" - era, per l'appunto, il rinnovo...

Ieri un articolo apparso su "la Provincia" ha smosso un po' le stagnanti acque agostane della politica comasca. Il tema del pezzo - sotto il titolo "Orsenigo verso la segreteria, lo appoggiano Gaffuri e Fanetti" - era, per l'appunto, il rinnovo della segreteria provinciale del Partito Democratico in programma alla ripresa di settembre o poco dopo. Il concetto di base era che il tandem formato dal consigliere regionale del Pd, Luca Gaffuri, e dal segretario cittadino di Como, Stefano Fanetti, avrebbe già vinto la battaglia politica per il successore di Savina Marelli, trovando un accordo con l'altra parte del Pd (dal mondo Lariopoldo passando per l'ala che ha la deputata Chiara Braga come primo referente) per indicare in modo unitario all'assemblea provinciale del partito il responsabile Enti Locali del Pd nonché sindaco di Figino Serenza, Angelo Orsenigo, quale futuro segretario unitario. Il tutto con un effetto collaterale tutt'altro che secondario, e cioè mettere forzosamente fuori gioco la candidatura dell'attuale vice di Savina Marelli, Riccardo Gagliardi, dem di area Lariopolda, che fino alla scorsa primavera aveva invece ripetutamente dichiarato di voler sfidare Orsenigo e il Pd "gaffuriano" per la guida del Pd comasco, proprio con il supporto di molti lariopoldi e persino degli ex civatiani.

A fronte di questo annuncio di passo indietro, però, oggi arriva una sorpresa. Interpellato direttamente, Gagliardi sembra avere una visione diametralmente opposta sui fatti e sul percorso per il rinnovo della segreteria provinciale. Per cui annuncia secco: "Io non mi ritiro".

"Ero rimasto all'ultima festa provinciale del Pd in cui il segretario regionale Alessandro Alfieri si era augurato un confronto sul tema che si sarebbe aperto a settembre - dice Gagliardi - E io sono rimasto a quelle parole, da allora non ho avuto alcun altro segnale. Per quanto mi riguarda, infatti, rimango assolutamente convinto che la scelta del nuovo segretario debba passare comunque dal coinvolgimento diretto degli iscritti e non tramite accordi tra dirigenti o gruppi di potere. Infatti io confermo l'intenzione di passare dagli iscritti, di andare sul territorio e nei circoli a illustrare la mia proposta programmatica messa a punto con le persone che con me stanno portando avanti l'idea della candidatura". "Ritirarmi per un accordo unitario già preso? No, confermo che è un'ipotesi che non esiste e che nessun processo democratico e trasparente ha prodotto una decisione simile - sottolinea ancora Gagliardi - A mio modo di vedere il congresso resta la scelta migliore per l'individuazione della nuova segreteria, ma anche si passasse dall'assemblea ciò che resta essenziale è che i nostri iscritti possano esprimersi. E possano farlo sulla base di idee e programmi anche diversi. Parlare di candidatura unitaria, tra l'altro, mi lascia sempre un po' perplesso, soprattutto in un partito che ha tante anime e tante sensibilità diverse che esprimono anche rappresentanti differenti". Insomma, a sentire l'attuale vicesegretario provinciale del Pd, accordi unitari sulla figura di Angelo Orsenigo quale successore di Savina Marelli non ne esistono. E, forse, non ne esisteranno. Si prefigura, in apparenza, un settembre caldo in casa dem.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gagliardi: "Nuovo segretario Pd, no a giochi di potere. Io non mi ritiro e vado tra gli iscritti"

QuiComo è in caricamento