Gagliardi: "Nuovo segretario Pd, no a giochi di potere. Io non mi ritiro e vado tra gli iscritti"
Ieri un articolo apparso su "la Provincia" ha smosso un po' le stagnanti acque agostane della politica comasca. Il tema del pezzo - sotto il titolo "Orsenigo verso la segreteria, lo appoggiano Gaffuri e Fanetti" - era, per l'appunto, il rinnovo...
Ieri un articolo apparso su "la Provincia" ha smosso un po' le stagnanti acque agostane della politica comasca. Il tema del pezzo - sotto il titolo "Orsenigo verso la segreteria, lo appoggiano Gaffuri e Fanetti" - era, per l'appunto, il rinnovo della segreteria provinciale del Partito Democratico in programma alla ripresa di settembre o poco dopo. Il concetto di base era che il tandem formato dal consigliere regionale del Pd, Luca Gaffuri, e dal segretario cittadino di Como, Stefano Fanetti, avrebbe già vinto la battaglia politica per il successore di Savina Marelli, trovando un accordo con l'altra parte del Pd (dal mondo Lariopoldo passando per l'ala che ha la deputata Chiara Braga come primo referente) per indicare in modo unitario all'assemblea provinciale del partito il responsabile Enti Locali del Pd nonché sindaco di Figino Serenza, Angelo Orsenigo, quale futuro segretario unitario. Il tutto con un effetto collaterale tutt'altro che secondario, e cioè mettere forzosamente fuori gioco la candidatura dell'attuale vice di Savina Marelli, Riccardo Gagliardi, dem di area Lariopolda, che fino alla scorsa primavera aveva invece ripetutamente dichiarato di voler sfidare Orsenigo e il Pd "gaffuriano" per la guida del Pd comasco, proprio con il supporto di molti lariopoldi e persino degli ex civatiani.
A fronte di questo annuncio di passo indietro, però, oggi arriva una sorpresa. Interpellato direttamente, Gagliardi sembra avere una visione diametralmente opposta sui fatti e sul percorso per il rinnovo della segreteria provinciale. Per cui annuncia secco: "Io non mi ritiro".