Forza Italia, Fermi "grazia" la consigliera Sassi. Ma avvisa: "Basta anarchia nel partito"
Com'è finita la vicenda che ha scosso Forza Italia qualche settimana fa, quando il coordinamento provinciale si espresse a larghissima maggioranza per l'epurazione dall'organismo (e forse dal partito stesso) della consigliera provinciale Maria...
Com'è finita la vicenda che ha scosso Forza Italia qualche settimana fa, quando il coordinamento provinciale si espresse a larghissima maggioranza per l'epurazione dall'organismo (e forse dal partito stesso) della consigliera provinciale Maria Grazia Sassi accusata di essere troppo spostata sulla linea politica della presidente Pd di Villa Saporiti, Maria Rita Livio? Con una tregua, forse fragile ma ufficiale e destinata ad essere messa alla prova dei fatti nei prossimi mesi. Ma soprattutto, con una mossa piuttosto a sorpresa del coordinatore provinciale del partito, Alessandro Fermi, che - dopo essersi confrontato sia con i membri del coordinamento, sia con la stessa Sassi - ha deciso di aprire una nuova (ma ultima) linea di credito politico verso la consigliera, che - a dispetto del volere maggioritario del partito - continuerà a far parte del coordinamento provinciale e, ovviamente, del partito stesso.
Insomma, male la consigliera ma non bene neppure gli rappresentanti forzisti, sul caso particolare.
"Ciò detto, mai occasione è così benvenuta affinché si possa fare un minimo di chiarezza circa i comportamenti, i ruoli e i principi che devono sottendere un progetto politico d?insieme a cui il Partito sarà chiamato nei prossimi fondamentali 2 anni. Se da un lato fino ad ora si è stati troppo lassisti nell? accondiscendere o peggio nel non valutare per quel che erano atteggiamenti non consoni alla vita di una comunità politica dall?altro è auspicabile un nuovo corso con alla base non l?aspetto ?punitivo? ma la necessità di rappresentare, fermamente, che la vita di una comunità è fatta sì di discussione e confronto ma anche di regole. Da rispettare. Il contraltare, indissolubilmente, è l?anarchia che non può rappresentarmi né, credo, rappresentare ognun di noi".
"Non ho condiviso l?atteggiamento tenuto dalla consigliera Sassi da quando, con suo merito, è stata eletta consigliera provinciale e, le sue giustificazioni, non mi hanno persuaso al punto da poterne giustificare una azione spesso solitaria e avulsa dal rimanente gruppo consigliare - aggiunge Fermi - Credo però che nessuno (io compreso) possa ritenersi esente da colpe che spesso sono fondate sulla mancanza di dialogo e confronto e che quindi portano incomprensioni e dietrologie spesso inesistenti. Sono certo che questa vicenda, pur con la nota dolente del codardo e censurabile passaggio alla stampa, sia stata l?occasione per un sano confronto, confortato dalla condivisione dei principi che devono fondare il nostro gruppo. Sarà mio compito ristabilire, all?interno del gruppo provinciale, un clima di collaborazione e condivisione dell?azione amministrativa e il principio indiscutibile che, le legittime ambizioni personali, vengono in subordine agli interessi del Partito che ci ha candidati".
Infine, ecco l'avviso "urbi et forzisti tutti": "Più in generale, pena la fine del rapporto fiduciario, sarà mio onere pretendere da parte di tutti il rispetto dei valori richiamati e delle indicazioni che il coordinamento e, più in generale, il Partito fornirà e, in tal senso, verificherò nei prossimi mesi, peraltro importanti vista l?imminente stagione congressuale, che agli stessi si adegui, in primis, la consigliera Sassi".
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