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Cronaca

Flop del bando per la Casa Albergo, Marzorati: "Forte dispiacere, ma il fallimento era scritto"

Sin da quando era fuori dal consiglio - prima della staffetta in aula con Mario Molteni - la consigliera della "Lista per Como", Roberta Marzorati, si è interessata personalmente del progetto di recupero dell'ex Casa Albergo di via Volta. E oggi...

Sin da quando era fuori dal consiglio - prima della staffetta in aula con Mario Molteni - la consigliera della "Lista per Como", Roberta Marzorati, si è interessata personalmente del progetto di recupero dell'ex Casa Albergo di via Volta. E oggi, a fronte del flop del bando ideato dall'assessore ai Servizi Sociali, Bruno Magatti (ne parliamo qui), la stessa Marzorati non esita a esprimere profondo rammarico per l'esito, non senza qualche nota chiaramente polemica.

"Con dispiacere, noi di Lista per Como, apprendiamo il flop del bando relativo alla ex Casa Albergo - scrive Marzorati in un comunicato - Dalla sua chiusura avvenuta nel giugno 2012 avevamo sognato, progettato, suggerito e incalzato un progetto di condominio sociale, una casa accogliente per quelli che la società considera gli ultimi e noi, più semplicemente, persone fragili che, più degli altri, hanno bisogno di un nido accogliente, di una speranza per vivere, di una chance di integrazione".

"Avevamo fatto una promessa - aggiunge la consigliera - alle persone anziane autosufficienti che a giugno 2012 avevano dovuto lasciare la struttura: che un giorno sarebbero tornate. Erano rimaste in 7. Sono passati più di 3 anni e per un anziano sono secoli. Avevamo fatto una promessa solenne. E ora che cosa diremo loro, che aspettano, che ancora speravano, sì speravano, speravano. Parleremo di un bando finito male. Perchè questo flop? Un bando difficile, fondato su criteri poco realizzabili, con l' affido della gestione per soli 9 anni, rinnovabili per altri 6. Un bando destinato fin dall'inizio ad andare quasi deserto, con l' accollamento della ristrutturazione a chi il bando l' avrebbe vinto".

bruno-magatti"Ma non era un progetto sociale? L'avevamo chiamato "Condominio sociale", un abitare insieme tra persone che si potevano scambiare le proprie ricchezze, la saggezza dell' anziano e la forza di un giovane, le capacità di chi sta in carrozzina ma ha la mente pronta e il cuore ricco a contatto con chi magari ha una famiglia ma fa fatica a pagare un affitto. Dov' è finito tutto ciò? In un piano B come dice l'assessore Magatti? Da realizzare quando? E intanto che cosa succederà della Via Volta? Sarà forse il prossimo oggetto di alienazione? Diventeremo tutti anziani e fragili e soli e allora, magari ci ricorderemo di una casa albergo che magari avrebbe accolto il nostro ultimo andare ma che rimase solo un sogno".

stefano-fanetti-1Parole dure, insomma, a cui - sebbene con toni meno affilati - si affiancano quelle della segreteria cittadina del Partito Democratico (tenendo presente che parti dei dem, a partire dal consigliere regionale Luca Gaffuri, avevano più volte dubitato dell'iniziativa dell'assessore Magatti). Non casule, dunque, che oggi il segretario cittadino, Stefano Fanetti, rimarchi come il recupero dell'ex Casa Albergo fosse e sia "un obiettivo prioritario per la nostra amministrazione e, come PD, daremo il nostro contributo. Occorre raccogliere proposte anche attivando gli strumenti di partecipazione di cui il Comune di Como si è dotato". Poche parole ma che hanno il sapore dell'archiviazione del progetto fallito poche ore fa.

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