rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Favara: "In Comune esperienza politica finita, ora primarie". Ira Cariboni su Fanetti

E' un po' come se, improvvisamente, le tensioni, le incomprensioni, i dissensi reciproci covati per mesi tra i gruppi di centrosinistra dentro e fuori il Comune di Como fossero emersi dalla ceneri per avvampare in un rogo abbacinante. E infatti la...

E' un po' come se, improvvisamente, le tensioni, le incomprensioni, i dissensi reciproci covati per mesi tra i gruppi di centrosinistra dentro e fuori il Comune di Como fossero emersi dalla ceneri per avvampare in un rogo abbacinante. E infatti la settimana che potrebbe segnare fortemente la storia della coalizione al governo di Como dal 2012 - sia che portasse alla ricompattazione, sia che conducesse all'esplosione/implosione definitiva - si chiude con un doppio botto fortissimo. A poche ore dall'intervista al segretario cittadino del PD di Como, Stefano Fanetti (la trovate qui), un doppio fronte si alimenta. Uno interno al partito di Renzi, l'altro esterno e legato a una durissima contestazione delle parole di Fanetti da parte di Eva Cariboni, consigliere comunale di "Amo la mia città" fortemente autonoma e anche fortemente critica (specialmente sui metodi) su diversi provvedimenti presi dalla giunta comunale (ultimo in ordine di tempo, dove però si può parlare di stroncatura, il flop del punto unico di cottura inabissatosi tra polemiche e costi esplosi il 31 dicembre scorso).

gioacchino-favaraFavara - da tempo in aperta opposizione al sindaco Mario Lucini e a molti progetti portati avanti dalla giunta - nei fatti ribadisce, se possibile con ancora maggior veemenza del passato, proprio il tema della (ri)candidatura del sindaco nel 2017. "La verità - esordisce secco - è che il nostro segretario cittadino dovrebbe semplicemente prendere atto di quello che dice la realtà: l'esperienza politica di questa giunta e di questa maggioranza è finita. E' evidente che per come si sono sviluppate le cose e per i risultati che finora, a partire dai grandi temi, non sono arrivati o sono stati fallimentari, sarebbe il momento di smettere di arroccarsi nella difesa assoluta di tutto e guardare avanti, aprendo una fase nuova. Magari anche con dirigenti nuovi. Non ho mai avuto problemi a dichiararlo in tempi non sospetti e non li ho adesso: oggi Mario Lucini è uno dei problemi, forse tra i principali. Mi pare incredibile che ancora i vertici del nostro partito sembrino incaponiti sulla sua difesa assoluta e priva di alternative, quando proprio archiviando l'esperienza e ridando nuova energia al Pd tramite il confronto con nuovi candidati possibili, si potrebbe uscire dal pantano e cominciare a preparare seriamente le elezioni del 2017. Per le quali, tra l'altro, mi pare che le primarie, tramite il confronto tra più personalità, sarebbero una grande occasione per uscire dalla vicolo in cui siamo finiti sia noi, che i nostri alleati". Sugli alleati - e sulle forti turbolenze in atto con Paco-Sel - Favara aggiunge che "sarebbe anche ora che si finisse di scontrarsi con gli altri partiti, che pure, come dice Fanetti, non possono attaccare ogni giorno e su ogni cosa il Pd per i temi nazionali. Penso, però, che sia ora di cominciare a guardare dentro di noi, prima di tutto".

Ma se queste parole aprono scenari e prospettive verso il 2017 per una parte dei dem, su tutt'altro binario c'è un altro elemento forte. Ed è la presa di posizione della consigliera Eva Cariboni rispetto all'intervista di Fanetti con cui il segretario cittadino del Pd ha invitato Paco Sel (ma in generale le liste e i movimenti di centrosinistra ultimamente critici verso l'egemonia del Pd nella coalizione) a dire chiaramente se si vuole una rottura definitiva dell'alleanza.

eva-cariboni"Mi getta nello sconforto (politico si intende) che il segretario cittadino del PD comasco Stefano Fanetti ritenga che il legittimo lavoro di un consigliere comunale di maggioranza, che si esplica ANCHE nella presentazione di emendamenti e ordini del giorno su delibere presentate ANCHE dalla Giunta che sostiene, sia uguale a "fare opposizione vera e propria" - ha scritto su Facebook - "Abbastanza grottesco poi il riferimento allo "stillicidio di ordini del giorno e domande sul DUP". Il Documento Unico di Programmazione non è stato condiviso con le forze politiche che sostengono questa amministrazione prima della sua presentazione. Quindi prima di riempirsi la bocca con parole come lealtà, oppure prima di evocare che "si discuta in maniera onesta, trasparente e convinta sugli obiettivi che rimangono da raggiungere", faccia mente locale su quante volte ai consiglieri di maggioranza è stato imposto - senza dibattito preliminare - di votare decisioni calate dall'alto. Io non ci sto. Con l'augurio che chi si troverà ad amministrare la città nel 2017, a qualsiasi schieramento politico apparterrà, abbia una visione più democratica della democrazia di quella del segretario cittadino del PD".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Favara: "In Comune esperienza politica finita, ora primarie". Ira Cariboni su Fanetti

QuiComo è in caricamento