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Cronaca

Ex Trevitex, ok da Milano: a settembre via ai lavori, arriva l'iper Esselunga

Luglio davvero a due facce per la giunta comunale: da un lato, le nubi nerissime che si sono addensate sul futuro del lungolago; dall'altro, una notizia invece di tutt'altro segno in ambito urbanistico. Giunge da Milano e dice questo: la...

Luglio davvero a due facce per la giunta comunale: da un lato, le nubi nerissime che si sono addensate sul futuro del lungolago; dall'altro, una notizia invece di tutt'altro segno in ambito urbanistico. Giunge da Milano e dice questo: la Conferenza regionale dei servizi si è chiusa pochi giorni fa esprimendo un parere definitivo e soprattutto favorevole al progetto di recupero dell'ex Trevitex di Camerlata e alle numerose opere connesse.

Ora serviranno due passaggi ancora, apparentemente senza ostacoli particolari: l'approvazione definitiva del progetto da parte del Comune, che segue l'adozione avvenuta a fine 2014; e poi la firma della convenzione tra l'amministrazione e la società Cedi, braccio operativo di Esselunga in tutta la vicenda. A quel punto, a Camerlata e dintorni potranno partire le ruspe. Restano fissati i punti già noti dell'operazione illustrati ripetutamente dall'assessore all'Urbanistica Lorenzo Spallino e dal dirigente del settore, Giuseppe Cosenza, a partire da quello che prevede che l’apertura della grande struttura di vendita Esselunga sia subordinata alla realizzazione della nuova piazza pubblica antistante l'edificio, il sovrappasso di via Badone e all’allargamento di una corsia della stessa via Badone. La palazzina ex Fisac verrà abbattuta: la memoria verrà mantenuta tramite un corpo a C, la creazione di un pergolato e la ricollocazione delle colonne in ghisa preesistenti. Infine, la gestione è obbligata a realizzare gli interventi di adeguamento del sistema semaforico esistente sulle vie Paoli, Badone, Varesina e Napoleona, a propria cura e spese, in caso insorgano problemi di traffico, ove richiesto dal Comune entro 18 mesi dall’apertura del Centro Commerciale. I privati sono tenuti anche alla manutenzione delle aree pubbliche per trent’anni. Complessivamente, il progetto permetterà una trasformazione del quartiere a favore della sua vivibilità, con una nuova area svago e gioco per i cittadini, la riqualificazione del verde, la messa in sicurezza delle strade e prevede nuova segnaletica e pavimentazione, oltre al percorso ciclabile nel doppio senso in via Giussani. Nel complesso, gli interventi previsti sono così riassumibili: creazione sovrappasso pedonale, creazione nuove piazze pubbliche, nuove aree destinate a parcheggio pubblico (verranno mantenuti 20 posti per parcheggio su via Varesina), allargamento via Badone-intersezione via Paoli, nuova rotatoria via Varesina-via Lissi, allargamento via Paoli, videosorveglianza dei due sottopassi pedonali, riqualificazione via Varesina e di via Giussani, nuova rotatoria di via D’Annunzio, per un costo totale previsto di 7 milioni e 300mila euro circa, dei quali 5 in opere realizzate da Esselunga e 2 versati a Palazzo Cernezzi.

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