"Ex assessore, uomo potente legato alla 'ndrangheta marianese": comasco arrestato nell'operazione antidroga di Lecco
https://www.youtube.com/watch?v=aLll-Ns4cec Un uomo potente, il cui nome era rispettato. Un uomo potente, cui erano attribuiti ampi poteri gestionali e decisionali nell'organizzazione criminale. Insomma, se non il numero due rivestiva quantomeno...
https://www.youtube.com/watch?v=aLll-Ns4cec
Un uomo potente, il cui nome era rispettato. Un uomo potente, cui erano attribuiti ampi poteri gestionali e decisionali nell'organizzazione criminale. Insomma, se non il numero due rivestiva quantomeno "un ruolo apicale, di vertice, ampiamente riconosciuto: era un luogotenente legato a un notissimo trafficante di droga". C'è anche un comasco, residente a Fenegrò, tra gli arresti effettuati dalla Guardia di Finanza di Lecco a conclusione dell'operazione "July 2014" che ha portato al sequestro di 94kg di cocaina. 29 anni, ex assessore di un comune in provincia di Reggio Calabria, oggi residente a Como, era legato alla 'ndrangheta del Nord e, spiegano le fiamme gialle, "in particolare alla 'locale' di Mariano Comense". L'operazione ha portato a 24 ordinanze di custodia cautelare (effettuate tra Lecco, Como, Monza Brianza, Milano, Modena e Torino): 18 in carcere , 6 ai domiciliari. Un quadro agghiacciante quello emerso dalle indagini dove, tra l'altro, bambini venivano usati come copertura per trasportare la droga e si organizzavano matrimoni per consolidare i rapporti tra diversi gruppi criminali.Ben 150 gli uomini delle fiamme gialle che, supportati dalle unità cinofile antidroga, all’alba di oggi, hanno dato il via a perquisizioni, sequestri e all'esecuzione delle misure cautelari. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza , "ha consentito di annientare un ben organizzato gruppo italo-albanese impegnato da anni nel traffico di stupefacenti".
Le indagini, per le quali gli investigatori hanno utilizzato tecnologia d'avanguardia, hanno permesso sia di raggiungere i vertici della piramide criminale, sia di intercettare armi, denaro e carichi di coca in arrivo da Spagna e Olanda. I 94 Kg di polvere bianca sono stati trovati in case e garage (nascosti nel doppio fondo delle auto utilizzate dai corrieri). In un caso la droga era stata infilata all’interno del telaio di una macchina. "Per estrarla - spiegano dalla Gdf - abbiamo dovuto tagliare in diversi punti lo chassis". La banda, composta in prevalenza da cittadini albanesi, "operava a stretto contatto con figure legate a potenti famiglie della ‘ndragheta". Unione che veniva tenuta viva e forte, come detto, anche grazie a matrimoni tra appartenenti i diversi gruppi. Oltre alla droga, i militari hanno posto sotto sequestro sequestro armi, auto e denaro contante per oltre 200 mila euro, beni mobili, immobili e 6 attività commerciali attive nella ristorazione e riconducibili agli indagati. Le attività investigative sono state condotte anche con l’ausilio della Dcsa (Direzione Centrale Servizi Antidroga) di Roma.