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Cronaca

Crac Provincia: rincari per abbonamenti e biglietti. E si rischia la domenica senza bus

E' uno scenario "greco" quello che potrebbe concretizzarsi - e in parte si è già concretizzato - per il trasporto pubblico extraurbano in provincia di Como. Oltre all'aumento delle tariffe di biglietti e abbonamenti dei bus Asf (cliccando qui il...

E' uno scenario "greco" quello che potrebbe concretizzarsi - e in parte si è già concretizzato - per il trasporto pubblico extraurbano in provincia di Como. Oltre all'aumento delle tariffe di biglietti e abbonamenti dei bus Asf (cliccando qui il provvedimento ufficiale) appena varato da Villa Saporiti con una delibera della presidente Maria Rita Livio e in vigore da lunedì (piccolo inciso: ma è possibile comunicare il venerdì gli aumenti per il lunedì?), il disastro economico che sta vivendo l'amministrazione provinciale potrebbe produrre nientemeno che la cancellazione di tutte o quasi le corse domenicali sul territorio. Incredibile? Sì, ma l'ipotesi è stata realmente affrontata anche nel corso dell'ultima assemblea dei soci di Spt Holding, la società di cui fanno parte Comune di Como, Province di Como e Lecco e Cpt, e che controlla il 51% della stessa Asf. A un simile, dirompente quadro si è arrivati sempre per la stessa ragione: il dissesto finanziario che la riforma Delrio ha determinato sulle casse di Villa Saporiti, con cui l'azienda di trasporto firma il contratto (scaduto a dicembre e ora in regime di proroga fino a giugno) di servizio per le linee extraurbane. Ebbene, Villa Saporiti quest'anno - oltre a una proiezione di sbilancio complessivo pari a circa 16 milioni di euro se non arrivassero aiuti da Roma - per quanto riguarda il trasporto pubblico si trova a fare i conti con una riduzione di trasferimenti pari al 3% dalla Regione e con l'Iva da pagare. In soldoni: mancano circa 2,5 milioni (1,8 di Iva da versare e 600mila euro circa di mancati finanziamenti dal Pirellone) per pagare i corrispettivi ad Asf. Nel contempo, però, c'è il contratto di servizio da 23 milioni di euro annui da onorare con l'azienda. E i soldi mancano. Quindi ecco innanzitutto l'aumento a partire da lunedì prossimo di biglietti e abbonamenti per l'extraurbano. Un provvedimento già pesante di suo ma che non basterà alla Provincia a far quadrare i conti. Ecco, dunque, l'ulteriore ipotesi in discussione con la stessa Asf: tagliare un sostanzioso numero di corse sul territorio nei giorni festivi. Due le ipotesi: quella shock, ossia cancellare del tutto il trasporto pubblico in provincia ogni domenica;oppure - ed è inutile dire che tutti propendono per imboccare questa direzione - tagliare una serie di corse, in particolare quelle meno produttive o addirittura in perdita secca.

Ci sarebbe, in realtà, un'ipotesi cara soprattutto a Villa Saporiti per ridurre al minimo i tagli: investire gli utili di Spt Spa (circa 2 milioni in cassa) in Asf, così da ridurre il meno possibile le corse extraurbante. Ma questa ipotesi sembra piaccia molto poco ai vertici della Holding. E questo sia per ragioni di opportunità sullo uno svuotamento delle casse societarie che non risolverebbe in maniera strutturale alcun problema ma metterebbe solo una pezzo a un problema gigantesco; poi perché il 40% degli utili eventualmente così investiti alla fine sfumerebbe in tasse; e infine perché verrebbero meno preziosi fondi per gli investimenti urgenti sul patrimonio della Spa (in particolare su alcuni tra i 13 depositi di proprietà sparsi sul territorio).

Insomma, un caos generale indescrivibile. Dove - amministratori e consiglieri di amministrazione a parte - chi di sicuro inizierà a fare le spese sulla propria pelle saranno i cittadini.

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