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Cronaca

Ecco la Varesina semideserta. E se il boicottaggio della Tangenziale fosse una (mezza) bufala?

Esiste un problema oggettivo nella vicenda Tangenziale di Como, contestatissimo pedaggio incluso. Ed è un problema numerico, essenzialmente. A partire dal primo novembre scorso, giorno dell'introduzione effettiva del pedaggio sui 2,4...

Esiste un problema oggettivo nella vicenda Tangenziale di Como, contestatissimo pedaggio incluso. Ed è un problema numerico, essenzialmente.

A partire dal primo novembre scorso, giorno dell'introduzione effettiva del pedaggio sui 2,4 chilometri della nuova infrastruttura, moltissimi sono stati i reportage di giornali e tv sulla "Tangenziale deserta". E da allora, ogni giorno il titolo e il concetto vengono ripetuti con corredo di immagini eloquenti (le corsie senza traffico), calcoli spannometrici, fotomontaggi ovini e non. Si dà conto, in generale, di quella che è una sensazione diffusa con un rapido riscontro empirico: siccome da adesso si paga (o comunque per non farlo bisogna passare dalla trafila burocratica del Conto Targa), la gente avrà "certamente" evitato la strada. Un po' per risparmiare e un po' per rivalsa contro quella che è ritenuta una summa di palesi ingiustizie (tangenziale realizzata per un terzo, non pagata interamente dai privati ma anche con fondi pubblici, sproporzione del costo rispetto allo sviluppo reale e così via). Tutte cose legittime e probabilmente con più di un aggancio alla realtà. C'è un però, però. A oggi la dimostrazione che la Tangenziale si sia desertificata rispetto al traffico medio registrato dall'inaugurazione del 23 maggio al primo novembre non esiste. E' una percezione, è un ragionamento piuttosto logico ma non ha il conforto dei numeri. O se ce l'ha, ce l'ha di pochi di numeri e non per forza allineati a quella tesi. Questi: nei primi 6 mesi sulla Tangenziale sono transitati 14mila veicoli al giorno di media, l'obiettivo a pieno regime è di 30mila, secondo il presidente di Pedemontana Massimo Sarmi - intervistato ieri da La Provincia - a oggi i comaschi che hanno fatto domanda di iscrizione al Conto Targa sono circa 4.500, ai quali vanno aggiunti coloro che sono transitati pagando già ora. Dunque, all'incirca, ipotizziamo che 5mila comaschi transitino ora - a pedaggio attivo - due volte al giorno dalla Tangenziale, pur tenendo presente che le agevolazioni valgono su tutta la rete Pedemontana. Fanno 10mila passaggi quotidiani, circa 4mila meno della media riferita ai primi 6 mesi. Una buona differenza, ma nulla di così eclatante, in apparenza, da giustificare il concetto della desertificazione. Considerando, inoltre, che siamo ancora ai primissimi giorni dall'introduzione del balzello e che tra sentimenti di legittima ribellione e confusioni assortite, i 4.500 comaschi citati da Sarmi (più i paganti "a prescindere") convinti di percorrere a qualunque costo l'infrastruttura cresceranno certamente. Diciamo che, oggettivamente, anche soltanto sfruttando i pochissimi numeri certi (o almeno diffusi ufficialmente da Pedemontana) la sensazione che il boicottaggio - se proprio esiste - sia molto, ma molto ridotto rispetto a quanto viene riportato nei reportage e nelle battaglie politiche è piuttosto forte. Diventa addirittura fortissimo se si guardano le foto della Varesina immortalata stamane tra le 9.20 e le 10.15 tra Olgiate Comasco e Villa Guardia, ossia lungo il tratto-collettore che conduce alla Tangenziale e che secondo alcuni sarebbe strabocchevole di auto dal primo novembre scorso. Ebbene - tenuta in conto l'obiezione che il viaggio davvero probante si sarebbe dovuto fare tra le 7 e le 9 - la Varesina stamane sembrava persino più deserta della Tangenziale di Como. O comunque non "già nuovamente assediata" dalle auto come riportato da più parti. tangenziale-4sett15Insomma, in conclusione, la sensazione è che probabilmente in piccola parte il traffico sulla Tangenziale sia diminuito dal primo novembre, ma che forse si siano proiettate sul (presunto?) boicottaggio in massa della Tangenziale sentimenti e aspirazioni, se non proprio - in taluni casi - tesi preconcette, eccessivi e non del tutto commisurati ai fatti. Un quadro pessimistico che - come già detto - aveva e ha sicuramente qualche appiglio nel senso comune e nella concretezza, ma che, fino a che non saranno noti dati ufficiali per raffronti e minuziose analisi matematiche sulla Tangenziale e sulla Varesina, va catalogato soprattutto nell'alveo dei sentimenti condivisi più che tra le realtà assodate.

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