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Cronaca

Ecco "Como Lakexperience", nuovo logo della città spiegato dal suo autore

L'utilità si vedrà soltanto dopo la prova sul campo. E se il nuovo logo/brand della città di Como presentato stamane a Palazzo Cernezzi fallirà o avrà successo sarà sostanzialmente colpa o merito del Comune prima di tutto e poi dei vari partners...

L'utilità si vedrà soltanto dopo la prova sul campo. E se il nuovo logo/brand della città di Como presentato stamane a Palazzo Cernezzi fallirà o avrà successo sarà sostanzialmente colpa o merito del Comune prima di tutto e poi dei vari partners territoriali che avranno creduto o no nell'iniziativa (albergatori, operatori turistici, commercianti, enti e istituzioni ecc). Di sicuro, però - al netto delle molte polemiche anche grafiche scatenate da "Como-Lakexperience" e da certe somiglianze con altri marchi già noti - ascoltare dalla viva voce dell'autore, Pierpaolo Sandroni, perché quel logo è nato così, cosa rappresenta, perché ha quella forma e quei colori è stato interessante.

"Quando ho partecipato al contest online del Comune (il suo logo ha sbaragliato quelli presentati da 1.164 altri concorrenti, ndr) ho pensato che ogni turista prova per prima cosa l'esperienza di vivere in un luogo e lo fa con i sensi: con gli occhi, con il gusto, con l'olfatto. E credo che le tre parole chiave di quell'esperienza siano love, life, live: amore, vita, vivere. Quindi ho ragionato attorno all'idea di far innamorare le persone di Como, che è già bellissima. Però il tentativo non era soltanto trasmettere l'immagine della città come una pura meta turistica ma come di un luogo che possa essere una scelta di vita per viverci. Insomma, puntiamo sull'amore per Como (Love, ndr), mentre le altre parole "Life" e "Live" su cui ho ragionato si collegano ai molti eventi e alle molte iniziative che contraddistinguono la vita della città, con l'obiettivo da renderli più visibili". Parole, queste, che vanno calate anche sul tema del "sottotitolo" ufficiale del brand "Como", ossia "Lakexperience", che - alla bisogna, per così dire - potrebbe anche cambiare in "Lifexperience" o "Livexperience", quest'ultimo caso citato come esempio in occasione di un grande evento dal vivo.

pierpaolo-sandroniA dispetto delle critiche anche feroci diffuse sull'iniziativa (anche qui) nel giorno del primo comunicato ufficiale diramato dal Comune, pur con qualche perplessità ancora in essere, è parsa comunque molto più convincente la spiegazione del senso del logo supportata da slide: "La C ricorda la sagoma del primo bacino, le O i cerchi della fontana di Camerlata, il rosone del Duomo e il movimento dell’elica degli idrovolanti e la M le arcate del Chiostro di Sant’Abbondio e di Porta Torre. Per quanto riguarda i colori, il giallo sta per il sole, il fucsia per la passione, il verde per la natura e il blu per il lago". Vedendo le immagini proiettate nella Sala Stemmi, va dato atto che le arcate di Porta Torre richiamano effettivamente molto la "M" grafica del logo, così come il tema dei cerchi e dei punti sparsi per la città - a partire dalla Fontana di Camerlata - può essere opinabile ma ha una sua logica.

Molto apprezzabile lo spirito di Sandroni nel rispondere alle domande su accuse di presunte somiglianze eccessive del suo logo "Como Lakexperience" con altri marchi (quello della catena di locali milanesi e internazionali "Corso Como" su tutti). "Può anche essere che esistano delle sovrapposizioni - ha affermato - ma il fatto è che nel logo che ho ideato non esistono tratti o segni particolarmente riconoscibili o distintivi. Ho fatto utilizzo soprattutto di cerchi e punti, elementi che è facile ritrovare anche in altri loghi. Non è il logo della Nike, tanto per dire, cioè un segno che puoi anche capovolgere ma ti riporterà sempre e soltanto alla mente quel brand. Io ho messo nel logo elementi molto comuni partendo dal racconto delle caratteristiche della città di Como".

Fin qui, dunque, il vincitore (di 10mila euro sui 25mila complessivi che è costata l'operazione a Palazzo Cernezzi).

A breve partirà la "commercializzazione" del logo ("Che non è ancora un brand, cosa molto più ampia, e che spero non venga sostituito da altri marchi fra 3 anni", ha specificato il presidente degli albergatori Roberto Cassani). Innanzitutto, il logo "marchierà" eventi e materiale della città di Como per differenziarsi dallo stemma istituzionale del Comune. Poi partirà una campagna comunicativa a base di affissioni in città, per far concoscere innanzitutto ai comaschi il nuovo logo. Seguiranno poi l'apertura di un sito internet dedicato, la presenza sui social media, la realizzaazione di merchandising, come detto, e inoltre la presenza a Expo.

"Confidiamo - ha concluso il sindaco Mario Lucini - che il nuovo logo costituisce un elemento forte di riconoscibilità internazionale per la città".

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