E Andrée Cesareo sganciò la bomba sui nemici interni annidati nel Pd
La partita, sul piano ufficiale, si gioca tra il segretario cittadino del Pd, Stefano Fanetti, e i 3 consiglieri "turbolenti" (almeno a fasi), Raffaele Grieco, Vito De Feudis e Guido Rovi, da noi accostati - ufficiosamente ma non per puro...
La partita, sul piano ufficiale, si gioca tra il segretario cittadino del Pd, Stefano Fanetti, e i 3 consiglieri "turbolenti" (almeno a fasi), Raffaele Grieco, Vito De Feudis e Guido Rovi, da noi accostati - ufficiosamente ma non per puro esercizio di fantasia - all'ipotesi di un nascituro nuovo gruppo trasversale in consiglio comunale, dopo l'estate. Ma se Fanetti si è esposto pubblicamente chiedendo ai 3 un'altrettanto pubblica smentita con annessa dichiarazione di fedeltà al Pd (anche a sindaco e giunta nel complesso, perché sarebbe ipocrita slegare le due partite, ndr), la vera bomba sullo stesso argomento è stata sganciata dalle affusolate ma graffianti mani della consigliera dem e presidente della Commissione Urbanistica, Andrée Cesareo. La quale ha usato toni ben più "bruti" per chiamare alla scoperta i suoi colleghi di partito e scranno a Palazzo Cernezzi. Ma non solo, come vedremo, tra un inciso e l'altro, qualche "messaggio" non troppo amorevole sembra partire anche in direzione dei cosiddetti Lariopoldi, il gruppo capitanato dal sindaco di Albese con Cassano Alberto Gaffuri, da mesi in procinto di entrare nel Pd senza mai farlo davvero (qui il video in cui dettò le condizioni per fare il grande passo).

Il "nemico" annidato all'interno è chiamato.