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Cronaca

Droga a Como, aumentano i tossicodipendenti

Sono stati  pubblicati sul sito internet dell’ASL di Como www.asl.como.it (Sezione Dipendenze) i dati relativi ai tossicodipendenti in cura presso i Sert nel 2009, con l’evoluzione del fenomeno negli anni dal 2006 al 2009. Il numero dei soggetti...

Sono stati pubblicati sul sito internet dell’ASL di Como www.asl.como.it (Sezione Dipendenze) i dati relativi ai tossicodipendenti in cura presso i Sert nel 2009, con l’evoluzione del fenomeno negli anni dal 2006 al 2009. Il numero dei soggetti attualmente in cura è di 1966, lievemente aumentato rispetto al 2008, quando le persone in trattamento sono state 1914. Si conferma una netta prevalenza nei maschi (85,8%) rispetto alle donne (14,2%). L’aumento riguarda in misura leggermente maggiore i maschi; i soggetti che hanno occupazione lavorativa sono il 72,5%. Il livello di istruzione, tendenzialmente migliorato fino al 2008, risulta stabile nel 2009: il 64,5% ha la licenza media e il 22,8% il diploma superiore. Per lo stato civile non vi sono sostanziali variazioni: prevale l’utenza celibe o nubile (62,7%). E’ in aumento la popolazione molto giovane, di età tra i 15 ed i 20 anni, intercettata negli ultimi anni dai servizi di cura del Sert. Tra gli utenti in carico al Sert nel 2009 il 67,6% usa eroina e il 20,8% cocaina, quindi si evidenziano piccoli segnali di riduzione. Appare invece in lieve ripresa l’uso di cannabinoidi come sostanza primaria (5,2%). Il trend in discesa del consumo di cocaina, in particolare, sembra correlato alla crisi economica. Allarmante è il riscontro, rilevato a livello nazionale dal Dipartimento delle Politiche Antidroga e riscontrato anche sul nostro territorio, della circolazione e dell’uso di cocaina tagliata con un pericoloso pesticida, il Levamisole, in grado di causare una grave immunodepressione. Al momento, fortunatamente, non si sono manifestati nella provincia di Como quadri clinici correlati a questo pesticida. Anche la ripresa dell’uso di cannabinoidi, riguardante per lo più la popolazione giovanile, induce preoccupazione. E’ sempre più frequente, infatti, il riscontro dell’utilizzo di cannabinoidi sintetici quali lo “spice” con una potenziale tossicità di molto superiore a quella dei cannabinoidi naturali. Molto preoccupante è la possibilità di reperire con internet queste ed altre sostanze, in particolare le “smart drugs”, mascherate sotto forma di incensi o miscele di erbe, non ancora illegali ma con effetti psicostimolanti o francamente allucinogeni e quindi molto pericolose. Attraverso i social network infatti le informazioni sono facilmente e rapidamente veicolabili: in sei mesi le comunicazioni riguardanti le sostanze sono aumentate del 40%. (dato fornito dal Dipartimento per le Politiche Antidroga). Da ciò si rileva l’importanza del ruolo educativo della famiglia circa l’accesso al web da parte dei giovani.

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