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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ai domiciliari aggredisce la ex: torna in carcere l'uomo con 17 anni di reati alle spalle

Violenze sessuali, rapine, furti, ricettazioni: fin dal suo arrivo in Italia nel 2005 l'uomo si era distinto per una serie di reati tra Milano, Como, Pavia e Monza

Lunghissimo il suo curriculum criminale: violenze sessuali, rapine, furti, ricettazioni.

Fin dal suo arrivo in Italia nel 2005 quando aveva 18 anni, l’ecuadoregno, aveva fatto la conoscenza delle forze dell’ordine distinguendosi per un’innumerevole serie di reati inanellata nella città Milano e nel suo hinterland e nelle province di Como, Pavia e di Monza e della Brianza. 

Proprio nel 2005 aveva violentato la sua ex fidanzata provocandole ferite giudicate guaribili con 14 giorni di prognosi. E poi ancora numerosi furti e rapine, porto abusivo di armi, ricettazione e lesioni personali. Nel 2017, in esecuzione della pena per uno dei reati di cui si era reso protagonista, aveva trascorso anche un breve periodo in carcere, unica parentesi del suo soggiorno in Italia senza commettere di reati.

Poi ancora gli stessi reati in serie, uno dietro l’altro, alternando ogni tanto, in occasione di qualche arresto, brevissimi periodi di custodia cautelare fino al 2017, quando giunge la condanna cumulativa a sette anni e due mesi di reclusione e 4.800 euro di multa con fine pena nel novembre del 2023.
Ma, verso la fine del 2022, mentre era beneficiario della detenzione domiciliare, regime alternativo alla costrizione penitenziaria, l’ecuadoregno, durante i permessi di cui usufruiva per vedere una figlia piccola avuta con l’ex compagna, ha ripetutamente violato le prescrizioni temporali e, soprattutto, comportamentali, più volte non rispettando gli orari e aggredendo la sua ex.
Ciò ha destato sin dall’inizio l’attenzione dei carabinieri di Carate Brianza, comando stazione competente anche per il territorio di Albiate, paese di residenza dell’oggi 35enne. E così, i militari, riunite le numerose violazioni in breve tempo rilevate, hanno proposto all’autorità giudiziaria di revocare il beneficio della detenzione domiciliare per ripristinare l’immediata detenzione carceraria dell’uomo che, pertanto, emesso tempestivamente il decreto di revoca, è stato ancora una volta arrestato dai carabinieri che lo hanno prelevato a casa e lo hanno trasferito nel carcere di Monza dove sconterà il resto della pena.

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