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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Mariano Comense

Finti furti, dispetti e maltrattamenti fino a fare impazzire la compagna: denunciato per gaslighting

Una delle forme di violenza psicologica piu crudeli: l'uomo, un 48enne, è stato anche allontanato da casa

Una vicenda importante che ci riporta al tema della violenza psicologica. Il termine gaslighting è stato preso da un’opera teatrale del 1938 “Gas light” ( letteralmente “luci a gas”), da cui è nato poi un film nel 1944 che in Italia ha il titolo di "Angoscia" e la trama semplificando vede un marito che cerca di portare alla pazzia la moglie per potersi appropriare dei suoi beni. Una vera e propria forma di manipolazione mentale che si sviluppa all'interno delle mura domestiche, dove in pratica non possono esserci testimoni: frasi per abbassare l'autostima ripetute all'infinito, azioni volte a portare fino alla pazzia la vittima.

I carabinieri della stazione di Giussano (in provincia di Monza e Brianza ma confinante con Arosi, Inverigo, Mariano Comense e Carugo) hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna (nata a Mariano Comense) emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Monza nei confronti di un 48enne di origini pugliesi che si sarebbe reso responsabile del reato di maltrattamenti contro la compagna convivente attuandoli “gaslighting”, una delle forme di abuso psicologico più insidiose che, anche attraverso condotte violente, vessatorie e denigratorie e la realizzazione di eventi frustranti e, spesso inspiegabili, puntando a creare un’insicurezza nella vittima che arriva a diffidare di tutto ciò che sente e ricorda e, al tempo stesso, arriva a essere totalmente dipendente dal suo carnefice.

La vicenda, sulla quale ha indagato l’Arma con il coordinamento della Procura di Monza, trae origine da una serie di denunce di smarrimento e di furto presentate nei primi giorni dello scorso mese di marzo che per numero e successione cronologica, sono risultate fin da subito anomale. A queste si sono aggiunti una serie di eventi subiti dalla donna in un lasso di tempo molto ristretto, tali da creare nella stessa uno stato di terrore, di angoscia e di paura per la propria incolumità e per quella dei suoi figli. Tra le altre cose, improvvise sparizioni di oggetti personali, anche di preziosi, strani danneggiamenti o atti vandalici quali per esempio, la foratura di uno pneumatico, la presenza di acqua nel serbatoio della macchina, la sparizione del portafoglio, anomali furti nell’abitazione della coppia, sempre di oggetti personali della vittima. Addirittura, in un’occasione in cui era stato inscenato un furto in casa, l’indagato si sarebbe rivolto verso la donna dicendole "chissà chi è entrato! ..."se sbagli la devi pagare!", lasciando intendere che i fatti occorsi fossero da attribuire alle precedenti relazioni che la stessa aveva avuto con altri uomini.

Questa tristissima vicenda è stata infine chiusa grazie a una telecamera del sistema antifurto che, verso la metà del mese di marzo, è riuscita a cogliere l’uomo che inscenava quello che a tutti gli effetti sembrava essere l’ennesimo furto in casa e che, in quell’occasione aveva fatto sparire il pc della vittima che ha permesso ai carabinieri definire il quadro della vicenda.

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