Debiti, stadio, sportivi universitari e il giallo di un assegno (in fotocopia). Guerra Cus-Comune
Si profila un braccio di ferro "in punta di carte bollate" tra la giunta di Como e il Centro Sportivo Universitario (Cus) che dal 2003 a 2014 ha usufruito della palestra situata nello stadio Sinigaglia. L'esecutivo di Palazzo Cernezzi, infatti, su...
Come si diceva, il Cus - attraverso una relazione tecnica - sostiene invece un'altra tesi, cioè che dalla cifra richiesta (che in realtà è quantificata in 114mila euro al massimo ndr) si dovrebbero stralciare di netto 55mila euro per "spese extracontrattuali sostenute" e poi ancora altri 21mila euro per "l'incremento dei costi di gestione delle utenze calcolate secondo la presunta lettura dei contatori comprensiva degli aumenti di costi causa dispersioni termiche e/o di eventuali errate letture rispetto al metodo della superficie occupata"). Al netto degli stralci, dunque, ecco la proposta del Cus avanzata tramite la fotocopia di un assegno circolare (mai incassato dal Comune) che sarebbe servito a saldare i 37mila euro restanti secondo i conti dell'associazione.
Una difesa commentata "con stupore" da Iantorno, il quale poi sulla vicenda "dell'assegno circolare di 40 mila euro" sostiene che "il Cus ha semplicemente consegnato una fotocopia di questo assegno condizionando la consegna dell'originale solo se il Comune avesse ritenuto di abbuonare la differenza del debito. Dato che ciò non era possibile non si è mai visto alcun assegno circolare in originale e se così fosse stato sarebbe stato trattenuto in acconto come avviene in tali casi. L'ufficio legale del Comune è ora incaricato per il recupero urgente delle somme pubbliche e dispiace che sia un Ente di diramazione pubblica e collegato alla Università dell'Insubria a sottrarsi ai propri obblighi. Sarebbe auspicabile che i vertici universitari si interessasero della vicenda".
