Cpl esclusa da "white list" antimafia. Nuova incognita sull'appalto comasco da 37 milioni

Nuovi guai per la Cpl Conordia, la cooperativa emiliana che - assieme all'azienda Nelsa - si è aggiudicata l'appalto calore da 37 milioni di euro indetto dal Comune di Como poche ore prima di finire al centro dell'inchiesta dei pm di Napoli su presunte tangenti relative alla metanizzazione di Ischia. Cpl, infatti, il 24 aprile scorso è stata esclusa dalla cosiddetta "white list" delle imprese per la ricostruzione post sisma in Emilia applicando l'interdittiva antimafia quale atto conseguente alle indagini tuttora in corso. Il provvedimento è stato firmato dal prefetto di Modena, Michel di Bari, e già notificato all'azienda. Peraltro, pochi giorni dopo - il 29 aprile scorso - la stessa Cpl Concordia ha effettuato un radicale rinnovamento dei vertici con la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione e un nuovo Organismo di Vigilanza. Un'azione che ha portato i sindaci di Modena, di Concordia e di San Possidonio, ad annunciare un incontro nelle prossime ore con il prefetto di Modena per chiedere il riesame del provvedimento di esclusione di CPL dalla white list e l’interdittiva antimafia proprio in virtù del nuovo percorso intrapreso dalla cooperativa e del taglio netto con il recente nucleo dirigente.

Resta però da vedere - anche alla luce del ricorso presentato al Tar il 28 aprile scorso da Acsm Agam contro l'avvalimento del tandem Cpl-Nelsa su alcune prestazioni dell'azienda Siram - se questa vicenda potrà ulteriormente influire, ed eventualmente come, sulla definitiva assegnazione dell'appalto calore da 37 milioni del Comune di Como.