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Concorso per presidi annullato: 18 docenti comaschi non si arrendono

Il concorso regionale per 355 posti da dirigenti scolastici è stato annullato. Infatti, dei 4mila partecipanti in 101, che erano rimasti rimasti esclusi, hanno fatto ricorso al Tar denunciando che le buste in cui andavano messi i fogli con nome e...

Il concorso regionale per 355 posti da dirigenti scolastici è stato annullato. Infatti, dei 4mila partecipanti in 101, che erano rimasti rimasti esclusi, hanno fatto ricorso al Tar denunciando che le buste in cui andavano messi i fogli con nome e cognome del partecipante, erano trasparenti se messe in controluce e quindi non avrebbero garantito l'anonimato che è condizione essenziale per la validità di ogni concorso pubblico. Il Tar della Lombardia ha dato loro ragione. Ed ecco, quindi, che per i 355 docenti la gioia di avere vinto il concorso si è trasformata in una vera beffa. Beffa ancora più amara e dolorosa per Raffaella Piatti, insegnante della scuola di via Brambilla, che nel concorso regionale è arrivata addirittura prima su 4mila partecipanti. Ed è lei a guidare il coordinamento provinciale dei docenti comaschi che hanno partecipato al concorso vincendo il posto da dirigente scolastico e che ora vorrebbero vedere riconosciuto il diritto all'assunzione. Ieri nella scuola di via Brambilla buona parte di loro (13 su 18) si sono riuniti per stabilire una strategia comune da seguire per vedere ribaltata la sentenza del Tar. Intanto, ha spiegato Raffaella Piatti, la trentina di posti da diriginti scolastici scoperti a Como e provincia, saranno tutti occupati da docenti provenienti da altre regioni: "In altre regioni, come l'Emilia Romagna, il Tar non ha accolto il ricorso basato sulle stesse motivazioni". I docenti di Como, uniti con quelli dei coordinamenti delle altre province, tenteranno non solo di seguire tutte le vie legali possibili, ma faranno appello anche al sostegno di istituzioni politiche come Comune di Como e la stessa Regione Lombardia.

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