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Cronaca

Con i tir hanno rubato merce per 3 milioni euro: arrestata banda

Si sostituivano a ditte operanti nel settore di trasporti su strada realmente esistenti o utilizzavano ditte create appositamente per aggiudicarsi il trasporto di merce di ogni genere in Italia e all’estero per poi appropriarsene indebitamente...

Si sostituivano a ditte operanti nel settore di trasporti su strada realmente esistenti o utilizzavano ditte create appositamente per aggiudicarsi il trasporto di merce di ogni genere in Italia e all’estero per poi appropriarsene indebitamente, realizzando guadagni pari a circa 3 milioni di euro. L'indagine è partita dai carabinieri della compagnia di Como, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore. Un'intera banda è stata fermata e smantellata: otto gli arresti compiuti nella notte. La banda aveva base tra le province di Napoli e Salerno: nella notte otto arresti effettuati dai carabinieri e dalla sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore. Anche il commissariato di Nola (Salerno) e la squadra mobile di Rovigo hanno effettuato un arresto di un uomo che lavorava per la stessa organizzazione criminale.

Vediamo nel dettaglio come lorganizzazione riusciva a concludere le truffe e come si sono svolte le indagini dei carabinieri.

L’indagine “Ghost Truck” ha preso avvio a seguito di una denuncia presentata ai carabinieri della compagnia di Como nel marzo 2011 dal responsabile di una ditta comasca operante nel settore dei trasporti su strada. Il titolare della ditta comasca, dunque, è stto vittima di appropriazione indebita di merce (bobine di teli di plastica) dal valore complessivo di oltre 230mila euro, nonché di minacce volte a far chiudere un’unità locale della sua azienda aperta in Pontecagnano (Salerno) due mesi prima. Dopo mesi di indagini, coordinate per gran parte dell'inchiesta dalla Procura della Repubblica di Como (il fascicolo è poi passato per competenza territoriale alla Procura di Nocera) i carabinieri sono riusciti a individuare undici persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata a estorsioni, minacce gravi, truffe, appropriazioni indebite, falso, sostituzione di persona e reati transnazionali.

E' stato così possibile accertare l’appropriazione indebita di merce di ogni genere (plastica, pomodori pelati, olio, detersivi, zucchero, distillati, grandi elettrodomestici, ecc.) per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro, ai danni di 10 società estere e 46 nazionali.

L’associazione a delinquere si aggiudicava i trasporti chiamando altre ditte e società del settore dei trasporti di merce su strada, che si erano registrate in un archivio nazionale consultabile su appositi siti internet (Timocom, Teleroute e altri), utilizzando in modo fraudolento le credenziali di ignare ditte di trasporto realmente esistenti. Questi siti internet servono per mettere in contatto ditte che possono condividere i costi di consegna utilizzando i mezzi di una sola azienda che abbia, magari, disponibilità di spazio nel proprio tir. una sorta di "Bla Bla Car" per ditte di trasporto. Ottenuto il carico, dopo aver sostituito le targhe del camion (opportunamente modificate per essere rapidamente smontate) con altre false ed aver inibito eventuali apparati elettronici usati dagli investigatori (GPS) mediante sofisticati congegni che ne inibivano la trasmissione (Jammer), se ne appropriavano. Successivamente, provvedevano a rivendere la merce trafugata, realizzando ingenti guadagni.

I carabinieri di Como, nonostante queste accortezze, sono riusciti ad intercettare uno dei camion e hanno così potuto sventare un furto a carico di una ditta di San Giuliano Milanese, con un'operazione che ha permesso di recuperare materiale plastico del valore di 70 mila euro circa. E ancora: i carabinieri hanno sequestrato un apparato “Jammer”, utilizzato dai membri della banda per inibire il funzionamento di tutti gli apparati elettronici, inclusi i sistemi GPS e telefonici usati dagli investigatori. E' stato anche localizzato l’ufficio usato come sede dell’organizzazione, a Scafati. Nel mese di febbraio 2013 il procedimento è stato trasmesso dalla Procura della Repubblica di Como a quella di Nocera Inferiore, per competenza territoriale in relazione al luogo di consumazione del reato associativo. Sono poi state individuate più associazioni per delinquere operanti nel territorio costituito dai Comuni di Pompei (NA), Torre Annunziata (NA), Scafati (SA), Nocera Inferiore (SA), Nocera Superiore (SA) e Pagani (SA) (cd. zona Agronocerino), dove l’esistenza di gruppi organizzati dediti in via esclusiva alla sistematica appropriazione di merci da vendere sul “mercato nero” è fenomeno ampiamente diffuso.

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