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Cronaca

In Comune macchinette "mangia centesimi", i dipendenti sono stanchi

Le macchinette automatiche per la distribuzione di bevande e snack installate in Comune accettano le monete da 1 e 2 centesimi ma non le danno di resto. Per qualche dipendente e cliente occasionale questo fatto appare come una beffa. Già, perché...

Le macchinette automatiche per la distribuzione di bevande e snack installate in Comune accettano le monete da 1 e 2 centesimi ma non le danno di resto. Per qualche dipendente e cliente occasionale questo fatto appare come una beffa. Già, perché molti prodotti, guarda caso, costano proprio 39 centesimi (come l'acqua), 59 centesimi (bibite in lattina), 49 centesimi (caffè, cioccolate ecc.) e 92 centesimi (alcuni snack). Questo vuol dire che se un cliente della macchinetta non ha le monetine contate, si vede trattenere da 1 fino a 3 centesimi.

Per esempio, per comprare lo snack da 92 centesimi se si è sprovvisti della moneta da 2 cent, si potrà infilare nella macchinetta 95 centesimi o 1 euro tondo, ma in entrambi i casi la macchinetta tratterrà 3 centesimi.

Questo sistema di erogazione (o non erogazione) del resto non è sfuggito ad alcuni dipendenti. Una dipendente dell'amministrazione comunale, infatti, ha scritto una mail al settore Patrimonio ed Economato proprio per fare questa segnalazione. Sebbene sia vero che molti dipendenti usufruiscono della chiavetta elettronica ricaricabile che consente di pagare esattamente quello che costa il prodotto scelto, è anche vero che non tutti i dipendenti vogliono possedere tale chiavetta. Inoltre, se pensiamo che alcune di questi distributori automatici sono posti proprio davanti all'ingresso dell'anagrafe, è facile immaginare quanti cittadini che entrano ed escono dagli sportelli comunali dell'anagrafe si fermino per comprare acqua, caffé o altro, magari per ingannare la lunga attesa allo sportello. L'assessore al Patrimonio ed Economato, Marcello Iantorno, ha commentato e spiegato: "Queste macchine sono state pensate originariamente per l'uso dei dipendenti, i quali accedono con lòe chiavette elettroniche che non danno problemi di resto. Ma in effetti le macchinette sono posizionate anche in punti accessibili al pubblico che non lavora in Comune e indubbiamente il problema del resto si presenta. Abbiamo ereditato questa situazione che non è certo delle migliori ma mi attiverò per vedere se si può risolvere. Parlerò con la ditta che ha vinto l'appalto e cercherò di capire perché l'erogazione del resto funziona in questo modo". Non resta, quindi, che attendere la risposta e la spiegazione che la ditta darà all'assessore competente.

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