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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Compensi dei lavoratori Asf tagliati, è bufera. Scende in campo la Cgil, polemica su Tagliabue

E' bastato un breve commento pubblicato sotto l'articolo originario - trovate tutto cliccando qui - per scatenare la furia di Patrizio Chiappa, autista Asf, per lungo tempo rappresentante Rsu in quota Cgil e ora tra i più decisi nel contestare la...

E' bastato un breve commento pubblicato sotto l'articolo originario - trovate tutto cliccando qui - per scatenare la furia di Patrizio Chiappa, autista Asf, per lungo tempo rappresentante Rsu in quota Cgil e ora tra i più decisi nel contestare la disdetta degli accordi sulla retribuzioni della produttività annunciata dai vertici aziendali (tradotto, una decurtazione indiretta degli stipendi mensili calcolata in 250 euro di media).

Al centro delle ire c'è l'intervento di Fausto Tagliabue, invero piuttosto neutro, lasciato a margine dell'articolo originario. Questo: "Se non ricordo male - aveva commentato l'ex segretario provinciale della Cisl - finché non viene raggiunta una nuova intesa, resta in vigore il precedente accordo per il principio giuridico della “ultra attività” degli accordi in essere". Nulla di più, ma secondo Patrizio Chiappa proprio Tagliabue, quando era segretario del sindacato "bianco" - nel 2008 - a differenza di Cgil e Uil firmò per primo gli accordi con i vertici Asf per nuovo criteri legati all’efficienza di guida degli autisti e con una contestuale riorganizzazione dei turni. Vicenda che ai tempi fu al centro di un fortissimo scontro tra sindacati e provocò scioperi e agitazioni da parte dei dipendenti.

chiappa-patrizio"Quegli accordi furono l'inizio del percorso che ha portato ora l'azienda a disdire all'improvviso 40 anni di accordi a danno dei lavoratori - afferma Chiappa - La debolezza della Cisl di allora diede carta bianca all'amministratore delegato e ai vertici aziendali in genere, che da allora hanno chiesto sempre di più sacrifici a noi lavoratori fino a portarci alla situazione attuale con la disdetta unilaterale delle intese sulla produttività". Durissimo anche l'attacco a Spt Holding, società presieduta da Licia Viganò in cui sono presenti gli enti pubblici tra cui Comune e Provincia di Como che assieme hanno il 51% di Asf.

bus-21set15-5"Spt e con essa i soci pubblici si disinteressano completamente di quanto sta accadendo in azienda contro i lavoratori - afferma Chiappa - Questo accade perché a loro interessano soltanto gli utili che produce Asf, che peraltro vengono realizzati grazie al lavoro di centinaia di dipendenti costretti a turni massacranti anche dalle 4.30 del mattino alle 16.30 con pause dove capita. A furia di chiedere, anzi di imporre flessibilità, ci vogliono piegare. Ma resisteremo".

Domani, intanto, proprio sulla disdetta da parte di Asf degli accordi interni sulla produttività a Cgil ha convocato una conferenza stampa. Nota: pubblichiamo per completezza il commento lasciato successivamente alla pubblicazione dell'articolo da Fausto Tagliabue, cercato telefonicamente ma non trovato nel pomeriggio: "Sono felice che Chiappa ora difenda gli accordi che allora aveva tanto contestato e non sottoscritto, Dei benefici di questi accordi tutti i lavoratori ASF, ed anche lui, ne hanno goduto in questi anni. Quegli accordi avevano portato belle tasche dei lavoratori ASF mediamente 2000 euro all’anno in più, Con queste intese abbiamo anche evitato di continuare a ripianare i debiti del TPL di Como da parte di Comune di Como e Provincia, cioè da parte di tutti noi cittadini. Spero che questi accordi ora vengano migliorati e non tagliati. E’ contrattando che si difendono i diritti dei lavoratori. Se non ricordo male anche la UIL firmò".

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