Como, paga con banconote false: il racconto di Marcello della gioielleria Carnelli
L'uomo è stato individuato dalla polizia di Stato ed ha ingannato almeno 5 negozi
Carnelli è un negozio di gioielli artigianali in via Cinque Giornate a Como e in tanti lo conoscono per l'originalità e bellezza dei suoi oggetti. Ieri, 24 settembre, intorno alle ore 16,30 la gente sarà quindi rimasta stupita nel vedere alcuni agenti della polizia di Stato entrare nel negozio e soffermarsi a parlare con Marcello, il titolare nonché marito di Paola che è colei che crea con svariate pietre, cristalli e materiali molta della merce in vendita. Ma veniamo ai fatti. Intorno alle ore 16 di ieri un signore è entrato nel negozio in cerca di un braccialetto.
«Era un uomo di colore davvero grosso, robusto e non avevamo un bracciale che potesse andare bene per il suo polso. Gli ho proposto -ci racconta Marcello- di fargliene uno su misura ma a quel punto mi ha detto che avrebbe fatto un regalo alla figlia».
Il signor Marcello gli mostra allora i vari modelli da donna finché l'uomo ne sceglie uno di ambra e argento che costava 69 euro. Insiste per avere uno sconto e alla fine gli viene battuto lo scontrino per 60 euro. L'uomo paga con due banconote da 50 e Marcello gli dà 40 euro di resto (due banconote da 20). Gli fa anche un bel pacchettino regalo e i due si salutano.
Peccato che dopo pochissimo tempo a entrare da Cornelli con in mano lo stesso pacchetto siano alcuni agenti della polizia di Stato.
«Mi hanno domandato se fosse mio... Io gli ho detto che non era più mio, perché lo avevo appena venduto. Mi hanno chiesto con che banconote era stato pagato. Avendo appena incassato quei due pezzi da 50 e non avendo in cassa altro ero certo che fossero quelli usati per pagare il bracciale. Acquisto regolarmente registrato con scontrino e battuto in cassa».
Gli agenti hanno quindi chiesto di vedere le banconote e hanno domandato se non ci fosse la macchinetta per verificare l'autenticità della valuta.
Ci spiega Marcello che non l'hanno più da qualche tempo perché la gente paga quasi sempre con carte di credito o bancomat.
Morale della favola: le banconote erano false e l'omone che ha acquistato il braccialetto da Carnelli aveva già truffato nello stesso modo almeno altri cinque negozi di Como, sempre della zona. La merce al momento è stata sequestrata ma sarà poi a tempo debito restituita alla gioielleria. Stamattina Marcello, su richiesta degli agenti, è andato a sporgere denuncia e con lui alcuni degli altri negozianti truffati.
«Un grazie agli agenti della polizia che hanno individuato subito questa persona, ma consiglio a tutti- conclude Marcello- di stare molto attenti e controllare sempre le banconote».