Como, tegola legale sul nuovo hotel 4 stelle in via Manzoni: un privato ricorre al Tar

Una panoramica di via Manzoni

Essenzialmente due le motivazioni sostenute dai ricorrenti: in primo luogo che "tutti gli atti impugnati risulterebbero adottati in carenza di idonea istruttoria non avendo il Comune adeguatamente verificato i titoli di proprietà capaci di legittimare l’intervento edilizio posto in essere , omettendo di verificare i titoli dominicali di terzi e concedendo alla controinteressata la più ampia disponibilità di agire e di disporre, anche della proprietà altrui, arrivando a costituire una servitù di passo tramite la demolizione di un muro di proprietà di terzi"; in secondo luogo il fatto che "la realizzazione della struttura alberghiera renderebbe impossibile il ripristino dello stato dei luoghi e l’elevato traffico veicolare nella zona inciderebbe in modo grave sull’amenità dei luoghi con conseguente abbattimento del valore dei beni". Nello specifico, a proposito della seconda argomentazione, secondo i ricorrenti al Tar "nell’ampliare il varco dalla via Caniggia per l’accesso all’autorimessa interrata ed automatizzata, ospitante circa 80 posti auto, violerebbe le norme codicistiche, legislative e regolamentari sulle distanze, sugli accessi laterali di insediamenti ad alta affluenza di utenti e, con la costituzione del diritto di passo, provocherebbe un ulteriore danno alla ricorrente in deroga alle discipline ed agli indirizzi generali del Pgt".

Dopo le infinite lungaggini tecnico-burocratiche che stanno contraddistinguendo anche un altro recupero a fini alberghieri - quello dell'ex San Gottardo tra via Cairoli e piazza Cavour - ora un'altra incognita si para davanti alla realizzazione della struttura turistico-ricettiva di via Manzoni.