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Cronaca

Como, tassa rifiuti meno cara

La tassa sui rifiuti - che ora si chiama Tari - nel 2014 graverà di meno sulle tasche dei cittadini rispetto all'anno prima. Lo ha spiegato l'amministrazione comunale nel notiziario comunale dopo che la giunta del sindaco Mario Lucini ha approvato...

Il pagamento dell’acconto va fatto entro il 16 ottobre (solo per quest’anno poi dall’anno prossimo sarà il 16 maggio) mentre il pagamento del saldo entro il 16 dicembre. Gli importi dovuti saranno indicati sul bollettino già precompilato, che i contribuenti riceveranno direttamente a casa.

Il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti costerà all'amministrazione comunale nel 2014 oltre 13 milioni di euro che per legge dovranno essere coperti interamente dalla Tari pagata dai cittadini comaschi.

Ieri il consiglio comunale con 20 voti a favore (tutti consiglieri di maggioranza presenti) e 9 contrari (tutti consiglieri di minoranza) ha approvato il regolamento per la Iuc (imposta unica comunale) che comprende la componente patrimoniale costituita dall’imposta municipale propria (Imu) e la componente servizi, articolata a sua volta nel tributo per i servizi indivisibili (Tasi) e nella tassa sui rifiuti (Tari). nel regolamento sono contenute le riduzioni e le agevolazioni previste anche per la Tari. In particolare è prevista l’esenzione dalla Tari per le famiglie con Isee non superiore a 5mila euro. Riduzioni del 10% sono previste per le abitazioni utilizzate stagionalmente o comunque in modo discontinuo (non superiore a 183 giorni nell’anno solare). Altre riduzioni del 10% sono previste per le case occupate da persone che risiedano o abbiano la dimora all'estero per più di sei mesi all'anno. Per quanto riguarda le utenze non domestiche, la tariffa è ridotta del 30%, nella parte fissa e nella parte variabile, ai locali e alle aree scoperte adibite ad uso stagionale o ad uso non continuativo (purché non superiore a 183 giorni nell’anno solare). Sconti sono stati previsti anche per le scuole pubbliche non statali e per le scuole paritarie di ogni ordine e grado.

“I criteri alla base del calcolo della tariffa sono coerenti - spiega l’assessore all’Ambiente Bruno Magatti - Si tiene conto dei metri quadri e del numero dei residenti e per le categorie non domestiche anche della quantità dei rifiuti prodotti. Per quanto riguarda i costi, le nuove modalità introdotte hanno portato ad un aumento della quota fissa legata al numero dei ritiri mentre la parte variabile tenderà a scendere in quanto legata allo smaltimento, costo che, aumentando la percentuale di raccolta differenziata, scenderà”.

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