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Cronaca

Ragazze costrette a prostituirsi: lo sfruttatore prendeva il reddito di cittadinanza

Uno degli indagati nell'operazione Afrodite, un italiano di 28 anni, prendeva 500 euro al mese dallo Stato

L'operazione Afrodite ha scoperchiato una realtà infernale, fatta di violenza e maltrattamenti per alcune ragazze che venivano costrette non solo a prostituirsi ma anche a vendere cocaina ai loro clienti. Questo accadeva tra il Comasco e la Svizzera. 

Il 24 maggio 2022, a Fino Mornasco e in territorio elvetico, i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Como hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 3 persone (due di nazionalità romena ed uno italiana), due dei quali già detenuti in carcere a Lugano. È emerso anche che uno degli uomini, l'italiano di 28 anni che era già in carcere in Svizzera, percepiva 500 euro al mese come reddito di cittadinanza. Il giovane era stato arrestato con la fidanzata rumena nel mese di febbraio dalle forze dell'ordine ticinesi, in collaborazione con la polizia giudiziaria, mentre cercavano di superare il confine di Stato con diverse decine di grammi di cocaina. L'ultimo arresto del 24 maggio riguarda invece una terza persona indagata, un rumeno, che stando a quanto emerso sarebbe colui che picchiava una ragazza in particolare e abusava sessualmente di lei ed è ora detenuto al Bassone anche per il reato di violenza sessuale ma tutto dovrà essere poi dimostrato a processo. 

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