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Como, sì alla proposta Marzorati: nelle scuole arriva la "doggy bag" per non buttare il cibo

Arriva la "doggy bag" nelle scuole di Como, per evitare lo spreco del cibo non consumato dagli studenti ma ancora perfettamente commestibile. Ieri sera, infatti, il consiglio comunale ha approvato all'unanimità la proposta di Roberta Marzorati per...

Arriva la "doggy bag" nelle scuole di Como, per evitare lo spreco del cibo non consumato dagli studenti ma ancora perfettamente commestibile. Ieri sera, infatti, il consiglio comunale ha approvato all'unanimità la proposta di Roberta Marzorati per introdurre in via sperimentale la possibilità che alcuni alimenti destinati allo scarto possano essere portati a casa. Si tratta della seconda mozione con identica finalità nel volgere di poco tempo, anche se quella approvata qualche settimana fa e proposta dai consiglieri Andrée Cesareo (Pd) e Luca Ceruti (M5S) puntava soprattutto alla diffusione della "doggy bag" nei ristoranti della città.

marzorati-roberta-26gen15-2"Il cibo che i bambini non mangiano a mensa e viene buttato - spiega Marzorati - è pagato due volte: dai genitori con il bollettino e dalla comunità che, dovendolo smaltire, lo ripaga come rifiuto organico. Se i cibi cucinati, come primi, secondi e verdure, necessitano di un abbattitore di temperatura per essere portati a casa, almeno si può fare con pane e frutta, che, già consegnati ai bambini sul loro vassoietto, non possono essere in alcun modo riutilizzati e vengono buttati come rifiuti da smaltire".

Per il pane, a Como, la percentuale del non consumato ma pagato dai genitori, è bassa e si attesta sul 5%, ma per la frutta arriva ad essere tra il 15% e il 20%, con differenze di valore a seconda del frutto proposto (mele, pere e kiwi quelli meno graditi, meglio banane, ananas, arance, clementine con invece fragole e ciliegie che riscuotono successo).

silvia-magni"Se si aggiunge che portare a casa il cibo non consumato è un messaggio dato ai bambini di come il cibo sia un bene prezioso da non sprecare perché produrlo costa non solo soldi ma anche fatica - aggiunge Roberta Marzorati - direi che l' iniziativa del sacchetto anti spreco da utilizzare alla fine del pranzo in mensa e da portare a casa, possa essere un' iniziativa da perseguire. In diverse città è stata già intrapresa. Si può fare anche a Como e la mozione approvata ieri sera in consiglio comunale a Como impegna sindaco e giunta a iniziarne la sperimentazione". Cosa, questa, che avverrà di certo come ha garantito anche l'assessore alle Politiche scolastiche Silvia Magni: "Riteniamo che questa proposta sia fattibile e d'accordo con la consigliera abbiamo garantito la disponibilità ad avviare la sperimentazione dal prossimo anno scolastico anche per informare famiglie e bambini e attivare l'iniziativa in maniera efficace".

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