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Cronaca

Como, botti e petardi nonostante i divieti

L'ordinanza del sindaco non ha fermato i festeggiamenti con i fuochi d'artificio

Nessuno avrebbe dovuto accendere neanche un mortaretto, ma così non è stato. A dispetto dell'ordinanza con la quale il sindaco di Como, Mario Landriscina, ha vietato i festeggiamenti con botti, petardi e fuochi d'artificio, molti comaschi non hanno rinunciato ai festeggiamenti rumorosi. Crerto, non si può dire che sia stato un capodanno alla stregua di quelli pre-pandemia, ma di sicuro non ha regnato il silenzio in convalle e sul lago. Qualche rosa esplosiva di scintille si è riflessa sullo specchio d'acqua del primo bacino e numerosi botti hanno salutato l'arrivo del nuovo anno. Per lo più la gente ha festeggiato dal proprio balcone di casa o dal proprio giardino, mentre si sono evitati i grossi assembramenti nelle piazze vista l'assenza di feste pubbliche organizzate e del tradizionale spettacolo di fuochi d'artificio.
In più di un lettore ha segnalato alla redazione di QuiComo la deflagrazione di una serie di botti assordanti intorno alle 3 di notte, quando ormai il silenzio era calato sulla città. Non è stato reso noto, al memento, il resoconto dell'attività di controlli delle forze dell'ordine durante la notte e le eventuali sanzioni per avere violato l'ordinanza anti-botti. 
nel complesso si è trattato di un capodanno tranquillo, con pochissimi interventi del personale del 118 e solo un paio di persone soccorse per eccessivo consumo di alco.

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