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Como, la voce dei giovani nel Giorno della Memoria: "Odio e discriminazione esistono anche oggi"

Anche Como ha celebrato il Giorno della Memoria per le vittime dell’Olocausto. Nel corso della cerimonia di questa mattina (27 gennaio) nella sala della biblioteca comunale, è stata consegnata una Medaglia d’Onore alla memoria di Vittorio Cattaneo...

Anche Como ha celebrato il Giorno della Memoria per le vittime dell’Olocausto. Nel corso della cerimonia di questa mattina (27 gennaio) nella sala della biblioteca comunale, è stata consegnata una Medaglia d’Onore alla memoria di Vittorio Cattaneo di Cucciago, ritirata dal fratello Tarcisio. Il prefetto Bruno Corda ha dichiarato: “Il tema della Shoah a Como è molto sentito, ci sono numerose manifestazioni in corso nei diversi Comuni della Provincia. Tutte queste manifestazioni sono rivolte soprattutto alle nuove generazioni ed è molto importante che oggi qui ci siano i rappresentanti di tutte le scuole superiori. Quest’anno insieme al Comune di Como abbiamo deciso di rendere partecipi anche i ragazzi cercando di costruire un discorso comune. Questa commemorazione è una cosa su cui noi tutti dobbiamo investire per la conoscenza. Deve essere però una giornata non solo celebrativa, ma soprattutto riflessiva e dobbiamo essere bravi a raccogliere i frutti di questi anni”. Anche il sindaco di Como Mario Lucini è intervenuto alla cerimonia affermando: “Ho letto con grande amarezza in questi giorni commenti di alcune persone che ribadivano la necessita di cancellare la giornata della memoria, perché testimonianza di fatti superati. Voci isolate, ma che devono farci preoccupare. Di fronte a questi atteggiamenti intendiamo ribadire che il ricordo della Shoah è diventato un pilastro irrinunciabile della coscienza etica. Tutto quello che successe nei campi di concentramento non va dimenticato, come disse Primo Levi “Scolpire nel cuore che questo è stato”. Bene, dunque, riproporre il delicato tema dell'olocausto, le leggi razziali e ricordare tutti gli italiani deportati”.

Durante la cerimonia anche la scrittrice Manuela Balanzin ha riportato alcuni brani del suo libro “La bicicletta rossa, una storia istriana dal 1939 al 1945”, romanzo liberamente ispirato a vicende famigliari della scrittrice. Infine, è stata la volta dei ragazzi della Consulta provinciale degli Studenti che hanno preso la parola con il loro presidente Lorenzo Baldino: “Ringraziamo le istituzioni che ci hanno coinvolto in una giornata così importante. Nei nostri giorni si parla ancora di discriminazione tra coetanei. Probabilmente cambiano i soggetti ma l’odio rimane uguale, e nella nostra quotidianità alcune situazioni si vivono continuamente. Vogliamo ricordare oggi non solo l’Olocausto, ma le discriminazioni che ci sono ancora. La costruzione del futuro è fondamentale e parte proprio dalle scuole, per cui l’appello di noi studenti è quello di ascoltarci e di farci collaborare”.
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