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Como, inseguito da un taxi perché accompagna due amiche a casa

L'inquietante vicenda alle tre di notte tra sabato e domenica

Una vicenda davvero assurda quella che ci racconta il nostro lettore D.B. Tutto accade a Como, nella notte tra sabato 17 e domenica 18 settembre. Una bella serata con una comitiva di amici a cui si erano aggiunte due signore di Genova che sono sul lago di Como come turiste. Tra una chiacchiera e l'altra in un noto locale di Como zona via Lecco si fanno le 2.30 di notte. Le due signore decidono di andare a dormire e sono alloggiate a Brunate. Ci racconta il nostro testimone: 

"Hanno iniziato a chiamare il numero dei taxi ma non rispondeva nessuno. A quel punto abbiamo consigliato loro di andare in piazza Sant'Agostino dove normalmente sostano. Ci salutano e vanno. Dopo circa 20 minuti mentre anche io ero uscito dal locale e stavo accompagnando un mio amico alla macchina, passando di lì per caso, le vedo che stanno ancora aspettando. Proprio in quel momento era arrivato un taxi. L'uomo ha parlato con loro poi, dopo aver allargato le braccia, le ha lasciate lì ed è ripartito. Mi sono avvicinato per chiedere cosa fosse successo e mi hanno riferito che il tassista ha rifiutato la corsa perché "non ci guadagnava niente a portarle a Brunate". Ovviamente mi sono offerto di accompagnarle io e le ho fatte salire in macchina". 

Fino a questo punto della storia rientriamo nel purtroppo sempre più frequente disservizio che spesso i taxi offrono a Como (e non solo). Ma la storia non è finita. Continua D.B.: "Vedo dietro di me una macchina che mi fa i fari insistentemente e mi segue. Era il taxi che aveva lasciato a piedi le due donne. Mi fermo, lui tira giù il finestrino e mi dice letteralmente: "Che caxxo fai? Ora ho preso la targa e ti segnalo ai vigili. Tu stai facendo l'abusivo, non puoi!"

In macchina le due turiste di Genova erano sempre più sconvolte per la situazione grottesca, al limite della parodia. Non solo il tassista le aveva lasciate a piedi ma si era infuriato perché un amico (oramai si erano fatte le 3.30 di notte) le stava riaccompagnando all'hotel, accusandolo di fare una corsa abusiva!

Continua la testimonianza: "Riparto e mi allontano, ma il taxi mi segue ancora, lo vedevo chiaramente nello specchietto retrovisore. Solo dopo un po' ha svoltato e ha cambiato strada. Le due turiste erano senza parole. Ho già scritto le mie lamentele e raccontato la vicenda a chi di dovere. Mi domando come si possa lasciare due signore a piedi di notte e poi avere anche il coraggio di inseguirmi e perdere la testa fino a farmi accostare e accusarmi di fare corse abusive: davvero assurdo, oltre ogni immaginazione". 

Questa vicenda lascia sbigottiti ma fortunatamente abbiamo anche testimonianze di tassisti molto generosi e professionali. Non più tardi del 31 agosto, la studentessa di Milano Wuzhao Feng di 26 anni aveva perso l'ultimo treno per tornare a casa ed era completamente sola e, dopo qualche attimo di paura e sconforto, è stata riaccompagnata a casa (gratis) da un tassista di Como

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