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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Como, giallo su progetto e costi. Ipotesi rinvio per il centro unico di cottura in via Isonzo

Se le poche, pochissime indiscrezioni venissero confermate tra poche ore, nella conferenza stampa di fine anno convocata per domattina dal sindaco Mario Lucini, si potrebbe assistere metaforicamente a un clamoroso e roboante botto (politico) di...

Se le poche, pochissime indiscrezioni venissero confermate tra poche ore, nella conferenza stampa di fine anno convocata per domattina dal sindaco Mario Lucini, si potrebbe assistere metaforicamente a un clamoroso e roboante botto (politico) di Capodanno. Questo perché oggi, 29 dicembre, risulta si sia tenuta a Palazzo Cernezzi una delicatissima riunione della maggioranza di centrosinistra sull'ormai celebre punto unico di cottura da realizzare nella scuola primaria di via Isonzo, con trasferimento degli alunni nella secondaria di primo grado di via Picchi a partire da settembre 2016 e avvio del trasporto pasti da Prestino a tutte le scuole cittadine a partire da gennaio 2017. Un progetto - almeno per la sola realizzazione del centro cottura in via Isonzo - da 700mila euro, anticipato (e sancito da un "drammatico" voto in consiglio comunale) rispetto all'originaria scadenza dell'anno scolastico 2017-2018 perché basato sull'impiego di 44 persone a tempo determinato. Una situazione "precaria" che - come hanno ripetuto decine di volte il sindaco Mario Lucini e l'assessore alle Politiche scolastiche, Silvia Magni, alle tante famiglie contrarie al progetto - non si sarebbe assolutamente più potuta protrarre oltre per vincoli di legge. Fin qui, dunque, quanto accaduto finora.

scuola-isonzo-26nov15 La scuola di via Isonzo

Oggi pomeriggio, però, sembra essere maturata l'ipotesi di un possibile "congelamento" del progetto che, per le infuocate polemiche politiche e per le proteste di massa delle famiglie (migliaia le firme contrarie raccolte), avrebbe davvero del clamoroso. Anche perché, l'eventuale stop al progetto quantomeno in via temporanea poggerebbe le basi su un possibile e imprevisto aumento dei costi pubblici dell'operazione, in gran parte a causa della necessità di costruire una nuova cabina elettrica a supporto del futuro centro di cottura in via Isonzo. L'opera, infatti, non sarebbe stata originariamente prevista nel progetto messo a punto da Palazzo Cernezzi e la sua costruzione potrebbe avere un costo aggiuntivo tra i 300 e i 500mila euro. Non noccioline, insomma, tanto che i soli interventi sulla scuola di via Isonzo arriverebbero a superare agilmente la cifra del milione di euro, somma a cui poi andrebbero aggiunti i circa 50mila euro già spesi in incarichi esterni e consulenze, i costi delle nuove attrezzature per la cucina unica (nel caso peggiore fino a 4-500mila euro) e l'adeguamento della scuola media di via Picchi (altri 100-140mila euro). Una serie di uscite che le esangui casse pubbliche del Comune di Como forse farebbero fatica ad assorbire in tempi così ristretti.

magni-picchi-1Da qui, dunque, ecco emergere - almeno in ipotesi, ma non campata per aria - la possibilità di un rinvio dell'operazione, anche se in questo caso risulterebbe difficile capire come si potrebbe protrarre la situazione attuale delle cucine la cui attività si basa proprio sugli oltre 40 lavoratori a tempo determinato i cui contratti - almeno stando a quanto affermato dal Comune sinora - non sarebbero più in alcun modo prorogabili. Senza contare, inoltre, l'effetto-boomerang di un eventuale stop al progetto che per mesi ha mobilitato madri, padri, docenti e politici e che ora (almeno in teoria, va precisato) finirebbe per restare lettera morta almeno per qualche tempo. Si aprirebbe, in questo quadro, un caso politico oltre che pratico (e forse soprattutto tecnico, se venisse confermata la progettazione incompleta da parte degli uffici comunali).

lucini-mensa-30nov15-2Ad ogni modo, come già anticipato, domattina è prevista la conferenza stampa di fine anno del sindaco Mario Lucini. E in quella sede, necessariamente, si avrà un chiarimento definitivo sull'effettivo stato di salute del progetto per il punto unico di cottura in via Isonzo. Opera per cui, però, è impossibile non tenere conto che a 2 giorni dalla fine dell'anno - scadenza con cui venne giustificato l'inserimento nell'assestamento di bilancio 2015 dei fondi necessari - non è a ancora stata bandita una sola gara d'appalto.

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