rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Como e il suo futuro visti da Daniela Gerosa. "Non mi rassegno al lungolago ostaggio del traffico"

Che poi, in una giornata di simil-primavera come oggi, per di più nel parco di Villa Olmo al termine della visita guidata ai cantieri in partenza sulla dimora, la terribile Daniela Gerosa sembra molto meno terribile. Ci ha persino dedicato (pur...

Che poi, in una giornata di simil-primavera come oggi, per di più nel parco di Villa Olmo al termine della visita guidata ai cantieri in partenza sulla dimora, la terribile Daniela Gerosa sembra molto meno terribile. Ci ha persino dedicato (pur sotto l'occhio vigile dell'addetta stampa, Camilla Dotti) un quarto d'ora tutto dedicato al tema "Ztl, un anno dopo". E, più o meno esattamente come accade con l'altro super-assessore di Palazzo Cernezzi, Lorenzo Spallino, si conferma la tesi che con i "cerberi" o presunti tali devi berci un caffè o camminarci fuori dalle stanze di palazzo per capirli meglio e per riporre le reciproche sciabole (che, naturalmente, torneranno reciprocamente sguainate e scintillanti, grazie al cielo).

Tornando all'origine, che siate contrari o favorevoli sia all'assessore in sé, sia ai provvedimenti specifici della Ztl, il consiglio è mettere da parte pregiudizi positivi e negativi per qualche minuto. L'occasione va intesa per capire un pochino più da vicino le ragioni e la "filosofia" del perché Daniela Gerosa (con la giunta) ha modificato ampie zone del centro e vuole continuare in quella direzione.

Assessore Gerosa, un anno fa esatto eravamo nel pieno delle manifestazioni di piazza contro l'allargamento della Ztl. A distanza di tempo che giudizio dà dei "suoi" provvedimenti?

"Dare un giudizio complessivo e finale è prematuro. Però una cosa posso dirla: l'utilizzo, la fruizione e la percezione stessa di una parte significativa del centro sono cambiati. E molti cittadini stanno apprezzando quanto realizzato, anche se i progetti sono attuati soltanto in parte e non ancora del tutto".

Ma che cosa la convince di più, al netto delle polemiche che continuano e continueranno su alcuni punti specifici come il ritardo sulle riqualificazioni, i posteggi eliminati e piazza Roma non-luogo?

"Senza dubbio, il punto che ritengo più importante e qualificante è che la gente, i cittadini come i turisti, si stiano riappropriando fisicamente di vie e piazze che prima erano ostaggio del traffico e delle auto. I Portici Plinio e piazza Grimoldi, in particolare, sono spazi che ora sono davvero trasformati. Non è un caso che per i prossimi mesi siano arrivate in Comune tantissime richieste per organizzarvi eventi, mercatini, iniziative culturali. Quei luoghi, già unici di loro, vista la collocazione, sono tornati a vivere".

Eppure più d'uno si lamenta del problema opposto: soprattuto di sera, si paragona la zona del centro tra piazza Roma e i Portici come un mortorio, persino pericoloso.

"Mi sembrano eccessi. E dirò di più: il silenzio che in alcuni momenti della giornata avvolge soprattutto i Portici Plinio è qualcosa di bellissimo e impagabile. Piazza Roma? E' sicuramente la sfida più difficile, non lo nego, servirà la realizzazione dei progetti complessivi di riqualificazione dell'intera zona per migliorarla significativamente. Accadrà soprattutto dopo l'estate, ma intanto qualche segnale c'è già: il locale che ha aperto al centro della piazza è diventato un punto di ritrovo piuttosto frequentato anche grazie ai tavolini all'aperto. Un fatto che fa ben sperare".

Il ritardo sulla riqualificazione delle piazze, includendo anche la zona di piazza Volta, è però oggettivo.

"E' vero, ma ci sono molti aspetti di cui abbiamo dovuto tenere conto. La gran parte degli interventi sarà realizzata nella seconda metà dell'anno, anche per non ridurre il centro a un cantiere unico, e poi continueranno l'anno successivo ancora. Ma intanto abbiamo innescato una profonda trasformazione di quegli spazi e del loro modo di viverli e fruirli. Penso al fatto che un comasco di 30-35 anni sia cresciuto in città senza mai poter passeggiare in libertà, e senza i bus in trasito dai Portici Plinio. Non mi sembra una conquista da poco".

Crede che da queste scelte la città potrà tornare indietro, un giorno? Alcuni consiglieri di opposizione, e penso soprattutto ad Alessandro Rapinese, hanno già annunciato che se arriveranno a governare la città rimetteranno i posteggi in piazza Roma.

"Legittimo, ognuno quando governa può adottare e tradurre in pratica tutte le scelte che crede migliori per la città e per i cittadini. Io la penso diversamente e con il sostegno della giunta e della maggioranza ho operato in un altro senso. Inoltre, credo che, come dicevo prima, si sia avviata una trasformazione di Como che non possiamo nemmeno sapere esattamente come si concluderà, dove arriverà. Lascio ai posteri l'ardua sentenza".

Sta annunciando ulteriori allagamenti della Ztl?

"No, per ora non è previsto nulla perché dobbiamo completare ciò che abbiamo avviato. Intendevo dire che i veri effetti di scelte importanti si possono vedere soltanto con il tempo. Anzi, con gli anni nel caso dell'allargamento della città pedonale".

Ultimo punto caldo: l'ipotesi allo studio per pedonalizzare il lungolago. Uno scenario che, a partire dal presidente dell'Aci, Enrico Gelpi, incute timore per non dire terrore.

"Sullo studio e le eventuali soluzioni potrò essere più precisa soltanto tra un po', quando avremo tutti i dati pronti e disponibili. Ma una cosa la posso dire, in linea generale: non è detto che si arrivi alla pedonalizzazione assoluta del lungolago. Ma io non mi rassegnerò mai all'idea che la zona più bella di Como sia proprietà esclusiva delle automobili. Non accetto il concetto stesso che uno dei punti più amati e ammirati della città non possa diventare un luogo vissuto dalle persone, vivo, capace di ospitare attività ed eventi. Il che può anche non significare chiuderlo totalmente al traffico, ma certamente va studiata una soluzione che permetta la coesistenza di più funzioni, senza regalare l'angolo più suggestivo di Como a macchine e bus, escludendo cittadini".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Como e il suo futuro visti da Daniela Gerosa. "Non mi rassegno al lungolago ostaggio del traffico"

QuiComo è in caricamento