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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Como addio: Passera sceglie la Madunina e si candida sindaco di Milano

In una giornata già di per sé scoppiettante per la politica comasca, l'ultima ghiottoneria arriva saporita all'ora di cena. Ed è una bombetta simbolica per il Lario: Corrado Passera, fondatore di "Italia Unica", ex top manager del mondo bancario...

In una giornata già di per sé scoppiettante per la politica comasca, l'ultima ghiottoneria arriva saporita all'ora di cena. Ed è una bombetta simbolica per il Lario: Corrado Passera, fondatore di "Italia Unica", ex top manager del mondo bancario, ex ministro del governo Monti, comaschissimo esponente dell'aristocrazia locale a denominazione di origine controllata, si candida a sindaco. Di Milano.

italicum-passeraLa notizia, rimbalzata nelle ultime ore sulle agenzie come una pallina da ping-pong, mette dunque fine alle peraltro già remotissime possibilità che Passera si candidasse nel 2017 a Como. Troppo angusto, da subito, è parso l'ufficetto di Palazzo Cernezzi per l'uomo che si è messo in gioco per cambiare l'Italia intera. Di contro, un po' di stupore per questa improvvisa accelerata verso il mondo reale rimane. Da un lato, per la scelta di buttarsi in una contesa meneghina che si annuncia aspra e difficoltosa e che potrebbe segnarne (con probabilità a oggi non uguali) la trionfante discesa dall'empireo di Facebook alla realtà fatta di piazze, delibere e marciapiedi; oppure, all'opposto, il precoce precipizio nel gorgo nero della politica eternamente virtuale. Come non bastasse questo azzardo, impossibile non rimarcare come la candidatura a Milano suoni un po' come un buffetto nemmeno troppo magnanimo per la "sua" Como, relegata (non senza qualche ragione cristallina) a scenario da strapaese di lusso. E dovendo scegliere tra il fiammeggiante destriero milanese e il claudicante ronzino comasco, la scelta del leaderissimo è venuta da sé.

A livello formale, la decisione definitiva sulla discesa sotto la Madunina è delegata alla direzione nazionale di Italia Unica che si riunirà, per l'appunto, sabato a Milano. Ma nei fatti la decisione di tentare l'assalto a Palazzo Marino sembra presa. C'è da capire l'ex ministro: con un partito esistente ormai da un anno, la salamoia attendista di un'ipotetica caduta del governo nazionale si sarebbe fatta insostenibile. Inevitabile scaldare i muscoli con una tappa intermedia quale il voto milanese del 2016. Sarà un test essenziale per la creatura di Passera e per il creatore stesso: quel voto e il suo esito sanciranno la consistenza reale - se c'è - del partito nato come alternativa radicale a Pd, Forza Italia, Lega, Grillo e via dicendo.

gazebo-passera-28mar15-1Sul Lario "tradito", per ora, la calma regna sovrana. Dalla sezione locale, poche iniziative, scarsi affondi sulla realtà quotidiana, assenza sostanziale dal dibattito cittadino. Ci si accontenta, al momento, di scrutare in lontananza la Madunina "tuta d'ora e piscinina" ma pur sempre più brillante del cannone di Brunate.

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