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Cronaca

Centrodestra riunito e spin doctor di Obama per il Pd: Lecco al voto

E se fosse la vicina Lecco il vero laboratorio politico da seguire per le elezioni comunali di Como del 2017? I motivi non mancano affatto, sono anzi numerosi. Innanzitutto anche la città del ramo manzoniano del Lario è amministrata da un sindaco...

E se fosse la vicina Lecco il vero laboratorio politico da seguire per le elezioni comunali di Como del 2017? I motivi non mancano affatto, sono anzi numerosi. Innanzitutto anche la città del ramo manzoniano del Lario è amministrata da un sindaco di centrosinistra, il già ex presidente della Provincia lecchese Virginio Brivio (iscritto al Pd a differenza di Mario Lucini). Nello stesso tempo, però, esattamente come Como, la città cugina veniva da un lungo periodo di governo del centrodestra, coinciso gli anni ruggenti del berlusconismo e con la triplice alleanza Forza Italia-Alleanza Nazionale-Lega Nord. Proprio il Carroccio, peraltro, 5 anni fa espresse lo sfidante di Brivio, l'ex ministro Roberto Castelli, che si fermò al 44,2% mentre il candidato di centrosinistra venne eletto al primo turno di un soffio (50,2%).

Ma se fin qui si tratta soltanto di parallelismi - per quanto non indifferenti - oggi stesso il laboratorio lecchese ha prodotto il primo risultato da studiare in chiave comasca (fatte le debite differenze, è ovvio). Nella sede di Confcommercio - dato curioso di per sé, e giustificato dal fatto che l'interessato è titolare di diversi negozi - stamane si è presentato alla stampa Alberto Negrini, aspirante nuovo sindaco della città. Ebbene, la coalizione che lo sostiene sembra uscita dal celebre film Ritorno al futuro: Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, i pilastri della vecchia Casa delle Libertà. Un esperimento politicamente interessante, però, anche in prospettiva Como. Dove - come abbiamo scritto qui 6 giorni fa - qualche prova tecnica di coalizione identica sembra effettivamente essere andata in scena.

Ma l'interesse per la corsa al Municipo di Lecco ha un'altra ragione di esistere. Quel motivo si chiama Mike Moffo, per due volte spin doctor delle campagne elettorali di Barack Obama per la Casa Bianca e ora al fianco del primo cittadino uscente, Virginio Brivio, nel tentativo di fare il bis con la fascia tricolore. Italo-americano con origini molisane e residente in Scozia, Moffo - che dovrebbe godere di un notevole budget intorno ai 50mila euro - ha annunciato di voler basare la campagna di comunicazione politica sui metodi americani. Il che dovrebbe significare: abbondante utilizzo della tecnologica e del web associato a un capillare porta a porta, alle telefonate, all’organizzazione di eventi ma soprattutto sull’utilizzo dei dati personali (privacy italiana permettendo). Inoltre, Moffo caratterizzò le campagne elettorali di Barack Obama con le donazioni da parte di volontari, sembre attraverso strumenti online. Non sarà un caso, del resto, se lo spin doctor del presidente americano - ora al fianco del candidato sindaco di Lecco - sia stato tra gli ospiti invitati dal premier italiano Matteo Renzi alla Leopolda.

Insomma, se fossimo tra gl aspiranti candidati comaschi alle comunali 2017, un occhio su Lecco lo terremmo aperto 24 ore su 24.

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