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Cronaca

Centro profughi in via Tibaldi, la spesa sale a 700mila euro (400 Prefettura, 300 Comune)

Il contributo statale, erogato attraverso la Prefettura di Como, è confermato ed è sostanzioso: 405mila euro. Ma nello stesso momento si scopre che per i lavori di ristrutturazione e adeguamento del futuro centro accoglienza per profughi in...

Il contributo statale, erogato attraverso la Prefettura di Como, è confermato ed è sostanzioso: 405mila euro. Ma nello stesso momento si scopre che per i lavori di ristrutturazione e adeguamento del futuro centro accoglienza per profughi in via Tibaldi costeranno complessivamente molto di più, ossia oltre 709mila euro. Una somma complessiva che sarà dunque coperta anche con 304mila euro prelevati dalle casse comunali.

Si tratta com'è facile intuire del più massiccio intervento e costoso sull'immobile da quello originario che comportò, ai tempi, la prima trasformazione delle ex aule scolastiche in stanze. Tanto è vero che se oggi la struttura offre complessivamente 25 posti letto, con quest'ultimo intervento saliranno a 56 (anche se il limite indicato dalla relazione tecnica arriva a 64). La Prefettura ha già ottenuto da Palazzo Cernezzi in comodato d'uso per 20 anni l'edificio. Alla fine del cantiere, peraltro, vi sarà un doppio effetto: nel centro si trasferiranno anche i profughi ora ospitati a Prestino, in via Sacco e Vanzetti, edificio che sarà invece destinato a ospitare famiglie e singoli in difficoltà, non soltanto stranieri. Per quanto riguarda gli altri interventi, sono previsti: realizzazione di servizi igienici al piano primo ed al piano terreno; completamento dell’impianto elettrico interno dell’edificio; realizzazione di impianto di illuminazione esterna e realizzazione dell’impianto di rilevazione fumi; rifacimento della centrale termica e dell’impianto di riscaldamento dell’edificio; realizzazione della rete e dell’impianto antincendio e riqualificazione di locali per il miglioramento della resistenza al fuoco; sostituzione di parte dei serramenti esterni e posa di porte interne di tipo normale o REI; manutenzione finalizzata a recuperare l’uso e la funzionalità delle finestre, con sostituzione delle vetrerie; realizzazione di una scala di emergenza; formazione di una nuova pavimentazione al piano terreno, al fine di isolare maggiormente il piano di calpestio e consentire la posa delle reti di scarico e delle tubazioni degli impianti in progetto, di modo da non arrecare danno alle strutture orizzontali preesistenti; realizzazione delle reti di smaltimento delle acque meteoriche e della rete di smaltimento dei reflui fognari, con allontanamento di questi mediante apposita stazione di pompaggio;intervenienti sui parapetti esistenti; opere di finitura varie. Contemplata anche un'infermeria e un locale isolato "per soggetti affetti da patologie a rischio di contagio e/o altro, ovviamente curabili nel Centro", entrambi al piano terreno.

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