Centro cottura, Lucini: "Dobbiamo farlo ora". Cariboni: "Una forzatura, progetto raffazzonato"
"E' una scelta di responsabilità. E io sono sicuro che dobbiamo provarci". Mario Lucini, sindaco di Como, 26 novembre 2015. "Quest'operazione è una forzatura, è raffazzonata e va spostata all'anno prossimo". Eva Cariboni, consigliera di...
"E' una scelta di responsabilità. E io sono sicuro che dobbiamo provarci". Mario Lucini, sindaco di Como, 26 novembre 2015.
"Quest'operazione è una forzatura, è raffazzonata e va spostata all'anno prossimo". Eva Cariboni, consigliera di maggioranza, 26 novembre 2015.
L'intervento durissimo di un altro consigliere di maggioranza, Gioacchino Favara (Pd, qui l'articolo in merito), non è stato l'unico fortemente dissonante della frattura politica determinata nel centrosinistra dal progetto per il punto unico di cottura a servizio delle scuole da realizzarsi nella primaria di via Isonzo. Il dibattito, come sempre acceso, si è fermato proprio appena prima della discussione degli emendamenti all'assesstamento di bilancio 2015 che chiedono lo stop all'operazione. Si riprenderà lunedì prossimo da quel voto cruciale. Probabile che ad assistere alla seduta, fra 3 giorni, si presenti una corposa delegazione di genitori, in particolare quelli con i figli iscritti alla primaria di via Isonzo e che, causa chiusura delle attività didattiche, verrebbero trasferiti nell'edificio che ospita la scuola media in via Picchi.
Tornando al dibattito in consiglio comunale, il sindaco - pur concedendo che, sulla localizzazione del punto unico, "stiamo facendo ulteriori valutazioni" - non ha mostrato dubbi sulla necessità di procedere come previsto: voto favorevole della maggioranza all'assestamento di bilancio con i 700mila euro necessari, bandi di gara per aggiudicare i lavori entro dicembre, intervento su via Isonzo dai primi mesi del 2016 per chiudersi entro dicembre, lavori su via Picchi per gli adeguamenti nella pausa estiva.


"Sulla qualità dei pasti trasportati restano altri dubbi - ha concluso Caribonu - E poi, sul fronte del personale, il Comune non è un'azienda e ogni progetto deve tenere in conto anche i costi sociali e ambientali: siamo sicuri che non ci siano soluzioni alternative per le persone con i contratti a tempo determinato? Sono stati fatti gli approfondimenti necessari? E comunque, non ritengo questo progetto una priorità, visti i molti problemi delle scuole cittadine. Mi chiedo che fretta ci sia, per questo chiedo la decisione sia presa l'anno prossimo con calma e tenendo conto dei pareri delle famiglie perché oggi ci troviamo di fronte a una forzatura e a un'operazione raffazzonata".
https://www.youtube.com/watch?v=IsEXHFGBnvQ