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Cronaca

Casnate: arrestati rapinatori della Comasina. Tra loro anche l'erede della "banda Vallanzasca"

Arrestati mentre cercano di rapinare un furgone carico di hard disk e di sequestrare l'autista. E' accaduto ieri 5 ottobre intorno alle 10 del mattino a Casnate con Bernate. La banda composta da tre malviventi, tutti milanesi del quartiere...

Arrestati mentre cercano di rapinare un furgone carico di hard disk e di sequestrare l'autista. E' accaduto ieri 5 ottobre intorno alle 10 del mattino a Casnate con Bernate. La banda composta da tre malviventi, tutti milanesi del quartiere Comasina (uno degli arrestati è figlio di uno storico componente della “banda Vallanzasca”) con numerosi precedenti penali per reati specifici e stupefacenti, aveva abilmente studiato e pianificato il piano d’azione, operando sopralluoghi e verificando accuratamente gli orari ed i movimenti degli automezzi in entrata ed in uscita dalla sede di un corriere della zona. Ieri sono entrati in azione: a bordo di una utilitaria rubata a Milano nei giorni scorsi hanno bloccato la strada ad un furgone appena uscito dal magazzino di una ditta di trasporti, intimando all’autista di fermarsi, affermando di essere poliziotti. I banditi hanno minacciato l'autista puntandogli contro le pistole di cui erano armati.

In quel momento però transitava una pattuglia dei carabinieri di Fino Mornasco in servizio perlustrativo antirapina predisposto a seguito di altri analoghi eventi accaduti all’inizio dell’estate nella medesima zona. I militari si sono insospettiti nel vedere quel furgone in sosta sul ciglio della strada e l’auto usata dai malviventi ferma in modo anomalo davanti ad esso. Immediatamente i due carabinieri si sono avvicinati al furgone mettendo in fuga i tre che si trovavano già all’interno del mezzo. Ne è seguito un rocambolesco inseguimento. I banditi sono stati costretti ad abbandonare il loro mezzo di fuga per tentare di allontanarsi a piedi attraverso i campi. Uno di loro è stato subito fermato dai carabinieri e gli altri poco dopo attraverso un’operazione di cinturazione dell’area con posti di blocco.

Sono state recuperate le tre pistole utilizzate che sono risultate essere armi a salve, abbandonate durante la fuga. Sull’auto è stato invece rinvenuto tutto il materiale per sequestrare l’autista: rotoli di nastro adesivo per legarlo ed imbavagliarlo, giubbotti catarinfrangenti, cappelli per il travisamento e guanti. Il modus operandi riscontrato è similare a quello posto usato in altri recenti ed analoghi casi di rapine ai danni di corrieri, per i quali sono in corso indagini tese ad appurare la responsabilità della banda di milanesi individuata ieri. I tre arrestati sono stati portati al carcere Bassone, mentre la refurtiva, il cui valore si aggira intorno ai 220mila euro, è stata restituita ai proprietari.

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