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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Ultimatum del Comune ignorato: la casetta resta sul lungolago

L'ultimatum scadrà entro stasera, ma l'epilogo della vicenda relativa alla casetta sul lungolago è già praticamente scritto: nessuno (salvo colpi di scena in questo momento del tutto inattesi) la sposterà da lì. Questo è quanto abbiamo potuto...

L'ultimatum scadrà entro stasera, ma l'epilogo della vicenda relativa alla casetta sul lungolago è già praticamente scritto: nessuno (salvo colpi di scena in questo momento del tutto inattesi) la sposterà da lì. Questo è quanto abbiamo potuto accertare finora, pronti naturalmente a dare conto di evoluzioni differenti nel corso della giornata.

Le cose, per il momento, stanno così: Palazzo Cernezzi, che esattamente una settimana fa aveva concesso la seconda proroga ai privati per lo smontaggio della casetta, sembra del tutto intenzionato a far rispettare la scadenza finale che cadeva, appunto, oggi. A costo, pare, di inviare nelle prossime ore sul posto i propri operai o una ditta incaricata per procedere alla rimozione. Nello stesso tempo, però, da una verifica compiuta con il Consorzio Como Turistica, sembra che lo stesso soggetto non intenda procedere in proprio all'intervento. E questo per due motivi: il primo verterebbe sul fatto che, sebbene sia stato il Consorzio a chiedere i permessi per l'installazione, il montaggio e l'allestimento interno sono stati eseguiti da un'altra società privata. La quale, di conseguenze, sembra sia l'unica titolata a mettere nuovamente mano alla casetta. Ma - nel contempo - la sensazione forte è che ben difficilmente lo farà oggi. Il secondo motivo si aggancia a quello appena descritto: ed è la convinzione, sia del Consorzio che degli altri privati, di essere nel giusto e - in base alla convenzione stipulata a suo tempo con il Comune per riaprire la passeggiata - di avere la legge nazionale dalla propria in merito alla collocazione temporanea del manufatto sul lungolago, a patto che non vi rimanga per più di 4 mesi. Insomma, la vicenda pare ormai aggrovigliata su se stessa e di difficilissima soluzione tra tensioni crescenti e muro contro muro. L'unica certezza o quasi, dunque, resta che salvo "miracoli" domattina la casetta sarà ancora al suo posto.

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