Casetta, il Comune va al Consiglio di Stato. Ma i privati vogliono ricostruirla subito
Continua - ormai rischiando lo sconfinamento nello psicodramma - il braccio di ferro tra la società Chops e il Comune di Como sull'ormai celeberrima casetta sul lungolago, prima autorizzata, poi bloccata, infine smontata di forza e ora - forse -...
Continua - ormai rischiando lo sconfinamento nello psicodramma - il braccio di ferro tra la società Chops e il Comune di Como sull'ormai celeberrima casetta sul lungolago, prima autorizzata, poi bloccata, infine smontata di forza e ora - forse - in procinto di tornare. Oggi pomeriggio, infatti, la giunta comunale ha deliberato di ricorrere al Consiglio di Stato contro il primo verdetto del tribunale amministrativo milanese che aveva ridato i crismi di piena regolarità alla concessione di suolo pubblico concessa in origine dagli uffici del Commercio di Palazzo Cernezzi ai privati.
Una decisione che ha spinto immediatamente la società Chops a chiedere al Comune di poter rimontare la struttura nello stesso posto a partire da oggi stesso. Una domanda ancora inevasa, poiché - come afferma l'amministrazione con una nota - "per quanto riguarda l’applicazione dell’ordinanza del Tar e quindi la possibilità di riposizionare il manufatto, mancano agli atti alcuni documenti che sono stati, pertanto, richiesti dagli uffici alla società".
Insomma, il pasticcio lievita ogni giorno di più.