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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Casa Albergo, Magatti: "A gennaio nuova proposta. Nonostante chi spara ad alzo zero"

La "botta" c'è stata, inutile negarlo. E forse - se si vuole essere cattivi - forse non proprio a tutti-tutti, tra alleati e non, è dispiaciuto in maniera drammatica. Lui, però, senza negare la delusione per il primo esito, non molla, non rinuncia...

La "botta" c'è stata, inutile negarlo. E forse - se si vuole essere cattivi - forse non proprio a tutti-tutti, tra alleati e non, è dispiaciuto in maniera drammatica. Lui, però, senza negare la delusione per il primo esito, non molla, non rinuncia e anzi rilancia. Protagonista è l'assessore ai Servizi Sociali del Comune di Como, Bruno Magatti (Paco-Sel) che ha visto infrangersi contro il giudizio della Commissione di gara il sogno di rilanciare subito l'ex Casa Albergo di via Volta, vuota da 3 anni. Il bando pubblico per selezionare i soggetti con cui coprogettare una struttura capace di unire la tutela e l'assistenza per le fasce fragili della società con la contemporanea destinazione di una cospicua parte degli spazi ad attività (anche economiche) "destinate a promuovere benessere" non è stato assegnato. Troppo basso il punteggio raggiunto dai partecipanti rispetto al minimo richiesto.

bruno-magatti"Il progetto - dice Magatti - era ambizioso, impegnativo e innovativo e sono sempre stato perfettamente consapevole che questo potesse comportare difficoltà. Ora si sono concretizzate con la mancata assegnazione, ne prendo atto ma valuto questa cosa come un passaggio intermedio e certamente non come la fine di un progetto che ritengo valido e che, a Como, era del tutto inedito per merito e metodo". Prima di guardare oltre, l'assessore si toglie anche un sassolino dalla scarpa: "Vedo che tutti coloro che hanno in mente cose facili o che hanno intenzione di replicare modelli estinti e inefficaci sono pronti ad sparare ad alzo zero. Va bene, ci sta tutto. Ma sono convinto che in tempi brevi riusciremo a dare una svolta".

Questo, in effetti, è il punto: il "modello Magatti", dopo l'insuccesso del bando, è destinato ad essere archivato? Secondo il diretto interessato, nemmeno per idea. "Dopo questa prima fase - dichiara Magatti - ho preso atto di due criticità principali: il primo guarda la fragilità economico-finanziaria dell'ipotesi proposta, quasi certamente per i vincoli forse un po' troppo stretti inseriti nel bando soprattutto per l'aspetto temporale (i vincitori avrebbero ottenuto la gestione della Casa Albergo di via Volta per 9 anni, ndr). La seconda criticità è invece legata al fatto che probabilmente nella Commissione che ha valutato le proposte c'è stato un fraintendimento di fondo. Nello spirito della coprogettazione della Casa Albergo di domani, infatti, non si seleziona unicamente un partner esterno, ma si indica la strada dello sviluppo di un progetto assieme all'amministrazione. Alla fine, le novità hanno prodotto qualche difficoltà sia nell'elaborare la proposta, sia soprattutto nella sua valutazione. Ma di certo l'aspetto della coprogettazione rimarrà centrale".

marzorati-roberta-26gen15Parla al futuro, l'assessore ai Servizi Sociali, segno evidente che (nonostante i dubbi espressi da una parte del Pd e dalla consigliera Roberta Marzorati), Magatti intende portare avanti l'esperienza a dispetto del primo flop.

"Assolutamente sì - conferma Magatti - E non sono alla fase della ricerca di idee nuove, ma già in quella della verifica sul campo della nuova soluzione migliore. Quindi prima di tutto stiamo cercando di capire se sul modello originario si può accedere a risorse a fondo perduto da parte dei soggetti che sostengono gli investimenti nel sociale. Poi, serve certamente rivedere alcune parti del bando per evitare fraintendimento sia in chi partecipa, sia in chi lo analizza. Entro fine gennaio, sono sicuro di poter avere tutte le risposte necessarie per avviare la nuova fase e ripartire".

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