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Illeggibili i cartelli per i turisti. L'assessore: "Vanno rivisti"

Oltre ai muri i vandali colpiscono anche i “totem” segnaletici dedicati ai turisti. Facendo un giro per il centro città sicuramente si possono notare questi totem, ossia strutture ricoperte di plexiglass che indicano con cartina e segnaletica le...

Oltre ai muri i vandali colpiscono anche i “totem” segnaletici dedicati ai turisti. Facendo un giro per il centro città sicuramente si possono notare questi totem, ossia strutture ricoperte di plexiglass che indicano con cartina e segnaletica le varie vie, piazze o monumenti principali di Como. Sono alcune decine sparse in tutto il centro storico e zona a lago: il problema è che la gran parte non è leggibile a causa di danneggiamenti e scritte tracciate con la vernice delle bombolette spray.

L’argomento è stato portato al centro dell’attenzione del consiglio comunale. Dalla minoranza sono arrivati diversi attacchi alla politica turistica del Comune: lunedì sera, ad esempio, Francesco Scopelliti (Pdl), in segno di provocazione ha donato alla giunta volantini in inglese e in italiano della mostra di Villa Olmo, sottolineando come, secondo lui, sia sbagliata la campagna pubblicitaria. La consigliera Ada Mantovani (Adesso Como) ha poi segnalato proprio il pessimo stato di alcuni totem per i turisti, soprattutto quello vicino alla pinacoteca "dove per altro è esposta una parte della mostra su Sant'Elia "e dove" ha commentato Mantovani "si vorrebbe fare arrivare i visitatori dopo che sono stati a Villa Olmo". Mantovani ha, poi, proposto di chiedere all'associazione per Como Pulita (volontari che puliscono i muri dai graffiti dei writers) di intervenire per cancellare le odiose scritte dagli indicatori turistici.

Il flagello delle scritte sui muri non è argomento nuovo a Como, ma ora che è entrata in vigore la tassa di soggiorno per i turisti, non sembra logico far trovare a chi viene in visita alla nostra città questi totem praticamente illeggibili. L’assessore al turismo Luigi Cavadini in proposito ha dichiarato: “Sono pienamente d’accordo, queste strutture sono totalmente da rivedere, bisogna riguardare anche le piantine, in passato abbiamo provato a sistemarle, ma il problema continua a riproporsi. Questo comunque è uno dei primi punti in programma, appena avremo la disponibilità vedremo cosa si potrà fare agendo probabilmente anche in maniera drastica e non escludo che adotteremo un’altra strada diversa dai plexiglass. Siamo però fiduciosi che appena avremo introiti dalla tassa di soggiorno potremo intervenire e sistemare alcune di queste problematiche”.

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