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Cronaca

Caos sul futuro della Provincia, allarme dei sindacati: "Dipendenti e servizi a rischio"

Sindacati sul piede di guerra per le nubi incombenti sul futuro dei dipendenti in soprannumero a Villa Saporiti e sulla possibilità stessa di continuare a garantire servizi essenziale in seguito alla riforma Delrio. Si tratta, in particolare, dei...

Sindacati sul piede di guerra per le nubi incombenti sul futuro dei dipendenti in soprannumero a Villa Saporiti e sulla possibilità stessa di continuare a garantire servizi essenziale in seguito alla riforma Delrio. Si tratta, in particolare, dei lavoratori dell'amministrazione provinciale che, senza più lavoro a cause delle modifiche di assetto istituzionale, dovrebbero essere destinati ad altro ente. Punto su cui, però, le incognite sono ancora numerose. Le categorie della funzione pubblica di Cgil e Cisl, assieme alla Uil, "manifestano la propria preoccupazione, a fronte della prossima pubblicazione degli elenchi dei soprannumerari della Provincia di Como - si legge in una nota ufficiale - Tassello previsto dal decreto mobilità dello scorso 30 settembre a cui non sono seguite le rassicurazioni necessarie per affrontare il processo di riorganizzazione in atto, pertanto, rimangono le criticità legate all’assetto istituzionale e alle preoccupazioni dei lavoratori e lavoratrici interessati dalla riallocazione".

"Nel panorama nazionale di per sé complicato si aggiunge la fase di stallo di Regione Lombardia e dell’Osservatorio regionale che, nella nostra Regione, rischia di ledere la tenuta dei servizi attualmente svolti dalle Province su delega della stessa. Se entro breve e non si deciderà sul personale necessario, in termini numerici e professionali, e sulle funzioni che si intendono riassegnare agli enti, il rischio è che tutti i soprannumerari finiscano nell’elenco della piattaforma nazionale. Col risultato paradossale e dannoso di non avere più addetti per erogare quei servizi, dalla cultura al turismo ai servizi sociali, che rimarranno appunto alle Province. Permane dunque il rischio della dismissione operativa dei servizi e delle funzioni".

"Ciò detto - si chiude la nota dei sindacati - senza tralasciare il tema della polizia provinciale che ad oggi, sembra destinata, ad un’attività diversa da quella garantita dalle Province con le relative mancanze che si riverbereranno sul controllo territoriale, lasciando il tutto in mano a personaggi senza scrupolo".

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