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Cronaca

Caos centrosinistra: 3 consiglieri di maggioranza astenuti, la Commissione boccia il rincaro Tari

Clamoroso - e questa volta l'aggettivo non è davvero esagerato - esito della Commissione comunale sull'aumento della Tassa rifiuti del 5%. Oggi pomeriggio, infatti, grazie all'astensione di ben tre consiglieri della maggioranza (Raffaele Grieco e...

Clamoroso - e questa volta l'aggettivo non è davvero esagerato - esito della Commissione comunale sull'aumento della Tassa rifiuti del 5%. Oggi pomeriggio, infatti, grazie all'astensione di ben tre consiglieri della maggioranza (Raffaele Grieco e Gioacchino Favara del Pd oltre a Vincenzo Sapere di Paco-Sel), è stata bocciata la delibera che, per l'appunto, introduceva il rincaro sulla Tari previsto dall'appalto aggiudicato ad Aprica. Per la coalizione di centrosinistra al governo della città, a favore del provvedimento si sono espressi soltanto il capogruppo di Como Civica, Marco Tettamanti, e Giorgio Selis della stessa lista. Contro il documento - come ampiamente prevedibile - si sono espressi i capogruppo di Forza Italia e Nuovo Centrodestra, rispettivamente Sergio Gaddi e Laura Bordoli, oltre al capogruppo di Adesso Como, Alessandro Rapinese. Dunque, se è vero che tecnicamente questi 3 voti hanno fatto segnare la bocciatura formale della delibera, è altrettanto macroscopico il dato politico che vede nelle astensioni di ben 3 esponenti della maggioranza l'elemento decisivo della vicenda.

bruno-magattiMa come mai in Commissione e su un documento così importante si è arrivati a uno strappo così profondo? Il concetto di fondo espresso da Grieco e Sapere (ieri peraltro assente dalla seduta serale in consiglio, pare per tensioni precedenti con il sindaco Lucini ndr) verteva soprattutto sull'invito - più che a "bloccare" l'aumento della Tari in sé - a lanciare un segnale forte verso gli uffici comunali (il cui costo annuo è stato stimato in circa 230mila euro) per invitarli a essere più incisivi nel recupero dell'evasione della Tari (il mancato incasso oggi è stato stimato in un milione, non più in 500mila euro); dal canto suo, Favara ha invece rimarcato di più la contrarietà alla politica di bilancio della giunta, a suo dire troppo concentrata sulle tasse "al posto che basata sulla riduzione degli sprechi e delle spese per opere inutili".

Come noto, le commissioni comunali hanno un ruolo consultivo e politico, dunque non decidono nulla in via definitiva sui documenti che vengono trattati. Ma se la parola finale sull'aumento del 5% per la Tari spetterà comunque al consiglio comunale al completo, è inutile negare che l'astensione di 3 consiglieri di maggioranza e le motiviazioni espresse a corredo, segnano una spaccatura netta e rischiano di innescare forti tensioni in vista della prossima discussione del bilancio preventivo del 2015, il documento "padre" di ogni scelta per l'anno in corso. L'unico che, in caso di bocciatura, può mandare il Comune al voto direttamente.

Non drammatizza, infine, l'assessore all'Ecologia Bruno Magatti: "Nonostante questo passaggio, sono convinto che vi siano le premesse per un esito positivo della discussione in consiglio comunale, nell'interesse di tutti. Non prendo il voto di oggi come l'annuncio di una fase di scontro, sebbene ponga con forza alcuni temi che dobbiamo raccogliere".

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