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Cantù, guidava senza patente dal 1993: fermato dai vigili di quartiere

Primi risultati della polizia locale di Cantù ad un mese esatto dalla partenza del progetto vigili di quartiere. Sono due le operazioni che la polizia locale ha presentato stamani in conferenza stampa: la prima è stata eseguita ieri mattina a...

Primi risultati della polizia locale di Cantù ad un mese esatto dalla partenza del progetto vigili di quartiere. Sono due le operazioni che la polizia locale ha presentato stamani in conferenza stampa: la prima è stata eseguita ieri mattina a seguito di alcune segnalazioni fatte dai residenti delle frazioni i di Fecchio e Mirabello: un pachistano di 38 anni è stato fermato ad un posto di blocco per guida senza patente. A seguito dei controlli, però, si è scoperto che si spacciava per il fratello che attualmente vive in Pachistan e che aveva già fornito una serie di nominativi falsi. La seconda operazione, invece, riguarda un italiano di 47 anni originario di Avellino a cui era stata sospesa la patente già dal 1993. Le operazioni sono state illustrate dall’assessore Paolo Cattaneo, dal comandante Marco Baffa e dagli agenti Alessandro Grandi, Giuseppe Di Liberti, Francesco Pinci e Maurizio Pennati.

Pachistano con molti "alias"

L’operazione è iniziata ieri mattina in seguito ad alcune segnalazioni dei cittadini dei quartieri di Fecchio e Mirabello che da qualche tempo avevano notato un’auto sospetta: una Escort Station Wagon. La polizia Locale ha fermato ieri il conducente ad un posto di blocco in via Como: l’uomo alla guida, un pachistano di 38 anni senza fissa dimora, è stato inizialmente segnalato per guida senza patente. In seguito ai controlli della polizia locale, si poi scoperto che N. T.(queste le iniziali del suo nome) aveva collezionato già diversi precedenti penali per ricettazione. Però, è risultato essere un fantasma: si spacciava, infatti, per il fratello di cui aveva fotocopie di documenti d’identità e tessera sanitaria. Si è scoperto, inoltre,che l’uomo era solito adottare diversi “alias” e che l’identità del fratello era stata soltanto l’ultima di una lunga serie. Il fratello, più grande di lui di vent’anni, al momento si trova in Pachistan e risulta con i documenti regolari. Ed è stata proprio l’età a tradirlo. Il controllo della foto della carta d’identità ha permesso di scoprire l’inganno. Il pachistano non è mai stato in possesso di un permesso di soggiorno e quindi al momento risulta essere anche clandestino.

Guida con patente scaduta

Stamani, invece, è stato fermato un italiano di 46 anni originario di Avellino. Alla guida di una BMW 318 con targa rumena, in seguito ai controlli della polizia locale, l’uomo è risultato essere senza patente. In seguito ai controlli effettuati, è risultato che all’uomo era stata sospesa la patente nel 1993 in seguito ad un incidente stradale in cui aveva provocato la morte di una persona. Gli accertamenti su quest’ultimo caso sono ancora in corso, considerando che l’operazione è stata effettuata soltanto stamattina. Inoltre, la polizia locale ha scoperto che l’uomo era già stato fermato quest’anno per guida senza patente. Come sottolineato dagli agenti della polizia locale, è stato proprio grazie all’ausilio del tablet che, in così breve tempo, si è riusciti ad effettuare diverse verifiche.

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